I tormenti interni alla Gran Bretagna sulla Brexit non sembrano pesare particolarmente sulle decisioni degli investitori.
Dal fronte macro si segnala l'ennesimo calo dello Zew tedesco.
L'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,43%. L'Oro scende (-0,84%) e si attesta su 1.248,4 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno+0,38%.
Retrocede lo spread, a 234 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,66%.
Tra gli indici di Eurolandia si muove in modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,38%, poco mossa Londra, che mostra un +0,18%, positiva Parigi, che vanta un progresso dello 0,68%.
Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,69% a 22.185 punti, proseguendo la serie positiva iniziata giovedì scorso.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti automotive (+1,98%), petrolifero (+1,72%) e materie prime (+1,20%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti telecomunicazioni (-1,60%) e chimico (-1,45%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Ferragamo (+3,52%) dopo la promozione di Jefferies a hold da underperform, Brembo (+2,75%), Recordati (+2,51%) e Ferrari (+2,51%). I più forti ribassi, invece, si verificano su Telecom Italia -2,08% bocciata da UBS.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Fincantieri (+7,98%) su una possibile commessa con la Marina Militare USA, Juventus (+4,00%), Interpump (+1,98%) e Tod's (+1,41%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni con un -2,52%. Sotto pressione Rai Way, con un forte ribasso dell'1,44%. Soffre RCS, che evidenzia una perdita dell'1,08%.
Sull'intero listino in luce Banca Carige -1,19% dopo che Raffaele Mincione ha chiesto la revoca del CdA.
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