Monchi: «Lo scudetto non è utopia. Alisson? Non siamo disperati, tutto ha un tempo»

Monchi: «Lo scudetto non è utopia. Alisson? Non siamo disperati, tutto ha un tempo»
di Gianluca Lengua
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Martedì 10 Luglio 2018, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 15:58

«Lo Scudetto non è utopia». Chiude così la conferenza stampa di presentazione di Cristante il direttore sportivo Monchi. Il dirigente si pone sullo stesso livello di Juventus e Napoli: «L’anno scorso è mancato poco alla finale di Champions, il tifoso più positivo della Roma non poteva immaginare una finale. Negli ultimi 7 anni in Italia ha vinto la stessa squadra, ma ognuno di noi deve mettere tutto quello che ha dentro per provarci». Poi un messaggio ai naviganti per Alisson: «Tutto ha un tempo. Non siamo disperati, non posso dare una data, ma ripeto: tutto ha un tempo».

Cristante. «Quello che è stato tutto il suo percorso lo scorso anno è stato prezioso. Ha forza, calcio, gol e tante cose che insieme possono fare un centrocampo forte». 

Il ritiro. «Ancora è presto, ma si intuisce un buon ambiente. Ho visto lavorare bene Di Francesco, abbiamo la fortuna di avere un allenatore che lavora con tanta voglia e questo è importante per una squadra che ha avuto 10 nuovi acquisti e vuole lottare per grandi obiettivi. Siamo una società forte a livello economico, ma siamo ancora lontani dalla società forte a livello economico in Europa. A Trigoria ci sono due cose fondamentali: una è l’allenamento e l’altra è il collettivo. Sono due valori che non possiamo dimenticare e nessuno deve farlo. Questa sarà la strada più corta per trovare il successo». 

Il centrocampo. «Abbiamo un buon centrocampo, ma non posso dire che sia il migliore d’Italia. Siamo contenti di quello che abbiamo, c’è qualità e diversi giocatori nei vari ruoli. Non ho bisogno di paragonarmi agli altri, sono contento di quello che abbiamo fatto». 

Roma offensiva. «Dopo un anno di competizione, quando finisce il campionato bisogna riflettere. Credo che con Cristante, Pastore e Kluivert possiamo avere cose diverse: con Bryan inserimento, con Javier qualità. Abbiamo perso sei partite all’Olimpico, dobbiamo trovare la soluzione per vincere di più all’Olimpico che è stato il problema più grande dell’anno scorso». 

Movimenti a centrocampo. «In entrata posso promettere che non ci saranno altri acquisti. Parlerò con il tecnico e capirò la sua idea». 

La trattativa Cristante. «Una trattativa è sempre più difficile e devi avere fiducia. Quando un giocatore vuole venire è sempre più facile. Ho sempre sentito la sua convinzione di venire qui». 

Pellegrini. «Su Lorenzo non c’è nulla di nuovo. Ho letto con tanta soddisfazione il commento che ha fatto in cui ha detto di essere convinto di restare. Avere Pellegrini e Cristante nella stessa rosa è un orgoglio perché forse saranno il futuro della nazionale italiana. Lorenzo rimarrà qui tanti anni, abbiamo tempo di parlare di tante cose». 

Chiesa. «È un giocatore che mi piace, è forte. Non posso dire che è nella mia testa perché al momento non è un giocatore della Roma. Oggi è un giorno importante per la direzione sportiva della Roma per avere Bryan». 

Tempistiche per offerta in uscita. «Tutto ha un tempo. Non siamo disperati, non posso dare una data, ma ripeto: tutto ha un tempo». 

Scudetto. «Utopia non è nulla. L’anno scorso è mancato poco alla finale di Champions, il tifoso più positivo della Roma non poteva immaginare una finale. Negli ultimi 7 anni in Italia ha vinto la stessa squadra, ma ognuno di noi deve mettere tutto quello che ha dentro per provarci. La Roma merita cose importanti, deve realizzare il sogno dei tifosi. I tifosi meritano fatti non parole. Nulla è impossibile se si lavora per farlo». 

Centrocampo più forte dello scorso anno. «L’anno scorso avevamo un centrocampo fortissimo, quest’anno è ugualmente forte.

Se più o meno non cambia nulla».

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