A San Pietro il Papa celebra una messa per tutti i migranti morti negli ultimi 5 anni

A San Pietro il Papa celebra una messa per tutti i migranti morti negli ultimi 5 anni
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 4 Luglio 2018, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 15:08
Città del Vaticano – Sono passati cinque anni da quando Papa Francesco, l'8 luglio del 2013, ha deciso di iniziare i suoi viaggi dalla porta d'Europa, l'isola di Lampedusa, per chiedere l'apertura dei cuori e delle frontiere. Quel giorno nella sua omelia, davanti al porto dove approdano i barconi, chiedeva: «Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle?», aggiungendo che «la globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti innominati, responsabili senza nome e senza volto».

Quel viaggio resta una tappa simbolica e carica di attese che Francesco la vuole riproporre nella basilica di San Pietro vederdì prossimo, 6 luglio. Il Papa sul ricordo di quella trasferba brevissima che durò lo spazio di una mattinata, vuole celebrare una messa in basilica per i migranti e i rifugiati morti nel Mediterraneo, ma anche per coloro che sono riusciti ad arrivare vivi in Europa e per i soccorritori che li hanno aiutati. Sotto forma di preghiera vuole gridare contro l'apatia collettiva di coloro che ostinatamente si rifiutano di vedere in faccia un fenomeno globale, non eludibile, non più marginale per il destino di tutti. C'è molta attesa per l'omelia che pronuncerà e che probabilmente affronterà anche il tema delle chiusure dei porti e delle frontiere. 

Qualche tempo fa, a conclusione del caso Aquarius, la nave della ong carica di migranti costretta ad approdare a Valencia, in Spagna, dopo che l'Italia ha impedito ogni attracco, il Papa ha rivolto al cardinale di Valencia, Antonio Canizarez,  i suoi personali ringraziamenti per come la diocesi spagnola si è attivata ad accogliere 200 dei 629 migranti . Il cardinale era reduce da una udienza a Santa Marta, e ha riferito per filo e per segno le parole che il pontefice aveva chiesto di riportare testualmente. «Mi avete commosso per come vi siete comportati. Mi congratulo e ringrazio tutti voi della diocesi di Valencia per la prontezza e la generosità con cui avete reagito. Un esempio di generosità verso questa povera gente».  



 
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