Risate dolci-amare con la "Generazione Disagio": quando il gioco è anche una denuncia

La Generazione Disagio al GayVillage
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Domenica 1 Luglio 2018, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 17:45

C'è il laureando. Il precario. Lo stagista. Insieme formano la "Generazione Disagio", ovvero quei giovani ancora in cerca di identità (e occupazione). Che, nella notte dedicata ai Santi Pietro e Paolo, hanno invaso il GayVillage con la loro comicità dolce-amara.

Non un semplice show, ma un vero e proprio caso teatrale quello della "Generazione Disagio", che dal 2014 gira l'Italia valicando anche i confini svizzeri, riempiendo sale e piazze con spettacoli portati in scena da una compagnia di giovani attori under35 nata e cresciuta in un centro sociale milanese. Un gruppo trapiantato a Roma grazie ad una adozione artistica da parte di Silvano Spada, direttore del neonato teatro di Via Giulia che li ha voluti in scena con ben due spettacoli in stagione. Ed è proprio lì che Imma Battaglia ha assistito per la prima volta a "Dopodiché Stasera Mi Butto" e non ha esitato un solo istante nel volerlo riproporre sul palco dell'estate arcobaleno per antonomasia, dove da sempre la vera cultura si sposa al divertimento.

 

 

Una piéce irriverente, uno spettacolo sulla generazione di mezzo, ferma in quel limbo in cui si è ancora troppo giovani per esser presi sul serio e si è già troppo grandi per trovare un lavoro. Vengono da Genova, Perugia, Bari, Milano, Verona, Argentina, sono i profeti del disagio-pensiero, una filosofia indipendente che ha trovato il sostegno di importanti realtà teatrali come la Proxima Res o il Teatro della Tosse, che hanno creduto in un assurdo progetto che oggi conta oltre cento repliche in tutto lo stivale e molteplici premi di spessore all'attivo. Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Luca Mammoli, con il supporto tecnico di Max Klein e la regia di Riccardo Pippa, mettono in scena un folle gioco (un Gioco dell'Oca noir), in cui la casella finale è un premio più che liberatorio: la morte. E tra il rimbombo delle risate e degli applausi in sala, si pensa alla distrazione, il disinteresse, la disaffezione, un messaggio di critica ma sempre col sorriso, di cui la generazione del disagio si fa portatrice. In platea ci sono Piera Degli Esposti insieme agli amici Pino Strabioli, Carmen Pignataro e Riccardo Castagnari. Si vedono anche Lucrezia Lante Della Rovere con Dodi Conti e Paola Mammini. 

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