In modo particolare, a rendere nota tale e preoccupante situazione, è stata ancora Sandra Ciabattoni, storica fondatrice del canile di Alba Adriatica, nel teramano, esponente in passato della Lega a difesa del cane e, comunque, sempre in prima linea per il rispetto dei migliori amici dell'uomo. La stessa, ieri, è tornata a denunciare pubblicamente che nel vicino centro collinare, in contrada Pignotto, si registrano frequenti tentativi di avvelenamenti di cani e gatti, con bocconi contenenti non solo sostanze chimiche tossiche ma anche vetro frantumato e tanti piccoli chiodi.
Le esche lanciate A Controguerra, la vicenda ha già avuto un prologo nei mesi scorsi, quando a un residente del luogo è stato ammazzato il gatto, con una fucilata sparata da un vicino, a cui poi è stata sequestrata l'arma dai carabinieri. «Purtroppo - riferisce la Ciabattoni - la storia contro cani e gatti sembra non cessare, visto che riprende in un'altra zona di Controguerra, in una via in cui ci sono numerose abitazioni private. Gli autori o l'autore di questi gesti ignobili lanciano le loro esche mortali all'interno dei recinti». Il caso emerso, tuttavia, sembra essere l'ultimo di una lunga serie che ha registrato l'uccisione o l'invalidamento di circa una decina tra cani e gatti.
I cartelli Nel frattempo, anche l'atmosfera intorno a questa assurda vicenda che non trova spiegazioni logiche resta ancora rovente, alla luce di alcuni cartelli ingiuriosi e offensivi affissi su alcuni alberi lungo la strada di campagna. «In un cartello - interviene il rappresentante della task force ambientale della Val Vibrata, Giuliano Marsili - si legge che il campo è avvelenato e di stare attenti ai cani, senza però indicare quali prodotti siano stati utilizzati». In molti, a Controguerra e non solo, si chiedono cosa passa aver innescato questa brutta storia, visto che cani e gatti hanno la sola colpa di comportarsi come madre natura li ha fatti. Forse, creano fastidio per gli abbai notturni o per gli sconfinamenti negli orti ma tutto ciò non trova alcuna giustificazione per l'utilizzo di metodi così cruenti e malvagi.
L'odio La Ciabattoni, infine, evidenzia che il problema non è solo a Controguerra ma anche ad Alba, dove di recente sono state rinvenute le carcasse di 7-8 gatti nell'area della stazione ferroviaria, sede di una colonia felina. In quest'ultimi lustri la sensibilità verso i quattrozampe è notevolmente aumentata ma non mancano ancora persone, poche per fortuna, che li odiano. I fatti accaduti sono già al vaglio dei carabinieri.
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