I 16 PUNTI INTERESSATI
Tutto nasce dal fatto che Rfi starebbe portando avanti una politica di viabilità alternativa, che interesserebbe proprio i sottopassi ferroviari. Due le scelte possibili: deviazioni di percorso rispetto ai passaggi delle ferrovie o sottopassi pedonali. A Rieti i punti interessati sono 16, considerando l’intero territorio comunale che include anche le frazioni. Nell’area urbana i punti di «incrocio» con la ferrovia serviti da passaggio a livello sono almeno 5, considerando Villa Reatina, la Terminillese, via Porrara, via Mulino della Salce e, ovviamente, viale Maraini.
VIALE MARAINI
Quest’ultimo merita un discorso a parte. Da anni la chiusura del passaggio a livello in viale Maraini spezza in due la città e crea enormi disagi alla viabilità cittadina. Per questo motivo nella strada che collega porta Cintia alla periferia nord di Rieti è stato ipotizzato un sottopasso veicolare. Un’idea più volte avanzata in passato, sempre accantonata per i costi eccessivi e per i tempi di realizzazione. Per creare un sottopasso in viale Maraini che non abbia pendenze eccessive ma, al tempo stesso, abbia un’altezza adatta al passaggio di camion, la strada dovrebbe cominciare a scendere poco dopo la curva di piazza Marconi e dovrebbe risalire all’altezza di via Gherardi: un lavoro su un totale di oltre 300 metri di strada, che potrebbe durare diversi anni. I reatini che hanno superato gli «anta» ricordano come un incubo la realizzazione del sottopasso di via Fratelli Cervi, che servì ad evitare l’incrocio con via Loreto Mattei e ad allargare un piccolissimo sottopasso già esistente, consentendo di sbucare facilmente all’altezza della Questura.
Un’opera che richiese lavori molto lunghi e creò problemi alla circolazione. Pensare di bloccare viale Maraini per tanto tempo è un’ipotesi che mette i brividi, anche in considerazione del fatto che, per ora, non si è parlato di coperture economiche. Temi che verranno affrontati il 27 giugno e, guardando il rovescio della medaglia, il fatto che a Rieti si torni a parlare di opere infrastrutturali non può che essere positivo.
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