Roma, show a sorpresa di Luca Barbarossa nella metro A: «Roma è di tutti perché sa accogliere»

Roma, show a sorpresa di Luca Barbarossa nella metro A: «Roma è di tutti perché sa accogliere»
di Alessandro Di Liegro
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Lunedì 18 Giugno 2018, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 13:01

Sorpresa in metro: tra i tornelli della stazione Repubblica appare Luca Barbarossa, insieme a due musicisti – Francesco Valente alla chitarra elettrica e Maurizio Mariani al basso -, chitarra acustica in mano e microfono, in versione busker. L'occasione è la presentazione del concerto del prossimo 29 giugno alla Cavea dell'Auditorium Parco della Musica, per festeggiare Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma con gli stornelli e le canzoni in romano dell'ultimo lavoro di Barbarossa, “Roma è de tutti”: «Roma ha sempre accolto. Da straniero ci vogliono 15 giorni per diventare romano a tutti gli effetti. Ed è quello che canto in questo disco» dice Barbarossa, introducendo il mini concerto per gli utenti della metropolitana, che a poco a poco formano un capannello che, cellulare alla mano, catturano brevi momenti dell'esibizione da custodire nelle memorie personali e degli smartphone.

 


Quattro i brani cantati da Barbarossa, dalla sanremese “Passami il Sale”, alla title track dell'album e del tour “Roma è de tutti”, a “Madur – Morte accidentale di un romano”, dal sapore un po' western, fino a “La dieta”, in cui racconta di una storia d'amore attraverso i piatti della tradizione culinaria romana. «Roma è sorprendente, riesce ad abbracciare le persone, perché così abituata a vedere tutto, come canto in un brano: “Roma è fatta apposta pe fa mischià la gente. Nisuno è più romano di chi romano ce se sente”».

L'affetto dei fan, sorpresi dal flash mob del cantautore, ha travolto Barbarossa – vestito con una maglia raffigurante il cantautore americano Woody Guthrie: «Me l'hanno fatta i miei figli» - letteralmente assalito per un autografo, un selfie, una stretta di mano, una battuta sagace, alle quali non si è sottratto, ricambiando il sentimento mostratogli. Dopo aver messo nelle custodie gli strumenti è tempo di prendere la linea A fino alla stazione San Giovanni, in cui è in programma il secondo mini concerto. Nel tragitto, c'è stato tempo per una improvvisazione musicale nei vagoni, e di un paio di gag con qualche viaggiatore, con Barbarossa che ha risposto al telefono al posto loro, dialogando simpaticamente con gli interlocutori dall'altra parte dell'apparecchio.

 
 


A San Giovanni il copione si è ripetuto pressoché identico, con un pubblico esterrefatto dalla presenza di uno dei propri idoli musicali, lì a due passi da loro per un'esibizione inattesa. Al termine del mini-show applausi e sorrisi per Barbarossa e i suoi due sodali e appuntamento al 29 giugno: «Ci saranno più musicisti, schermo con videografiche artistiche e ospiti a sorpresa straordinari», ricorda il cantautore.

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