Bustini & ironia, al Gay Village è tempo di Burlesque

Bustini & ironia, al Gay Village è tempo di Burlesque
di di Alessandro Di Liegro
1 Minuto di Lettura
Domenica 17 Giugno 2018, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 19:06

«È una passione, non c'è altra motivazione. Facendolo ci sentiamo vive e torniamo ad esser noi stesse: donne». Non c'è migliore definizione per il burlesque, se non questa, della direttrice artistica del Caput Mundi International Burlesque Award, Albadoro Gala. Il contest, in scena al Gay Village ieri e venerdì sera, per la sua seconda edizione ha visto esibirsi 14 performer provenienti da tutta Italia e da Stati Uniti, Danimarca e Svizzera con le migliori sei che si contenderanno il premio durante l'evento invernale, in programma il prossimo novembre al Teatro Parioli.
 

 


Più di un semplice strip tease, il burlesque è un'arte performativa che mette insieme danza, recitazione, persino abilità circensi, per uno spettacolo interattivo che sfrutta diversi livelli di coinvolgimento che vanno dall'ironia al grotesque. Il Caput Mundi ha riunito alcune delle più interessanti giovani performer, che nei due giorni di contest si sono esibite davanti a una giuria di esperti, tra cui i super ospiti internazionali Amber Topaz dall'Inghilterra e il neozelandese Chris Oh! insieme all'esperto di burlesque, Paolo Bianchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA