“Soundtracks”, il disco a tutto rock di Christian Tipaldi, viaggiatore, fotografo di Vasco e musicista

Soundtracks
di Fabrizio Zampa
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Mercoledì 27 Giugno 2018, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 22:09

Christian Tipaldi è un personaggio dai mille volti. Romano, appassionato di musica (pianista diplomato al conservatorio, è stato membro e solista del coro della Cappella Sistina in Vaticano, ventidue anni fa ha vinto le semifinali di Castrocaro con un proprio brano e da allora non ha mai smesso di occuparsi di musica), ha realizzato colonne sonore per televisione e teatro, ama la fotografia (ha seguito centinaia di concerti di Vasco Rossi, ha pubblicato tre libri con testi e immagini, l’ultimo dei quali è Vasco All Areas, uno dei cinque volumi più venduti, con prefazione dello stesso Blasco, ha superato con la sue foto un milione di followers su Instagram, insomma non si è mai fermato un attimo) e i primi passi li ha fatti gestendo un negozio di computer a Roma.
 
Poi si è messo a viaggiare per anni in tutto il mondo: dall’Asia alle Americhe, ha girato decine di paesi,  dalla Thailandia alla Cina, dagli Stati Uniti al Centroamerica e alla Scandinavia, senza mai dimenticare le macchine fotografiche e passando dalla pellicola al digitale, finché l’anno scorso sì è messo al lavoro come autore, arrangiatore, pianista e tastierista e ha realizzato l’album che era il suo sogno da sempre.
 

 

 
Intitolato Soundtracks, non è soltanto un disco che s’ispira soprattutto al progressive rock & dintorni, ma un progetto a 360 gradi che ha già pubblicato nel febbraio scorso a New York in edizione numerata limitata: ha riscosso un grande successo e adesso esce anche in Italia, nei negozi tradizionali, sia in vinile, sia in un cofanetto con cd, dvd e booklet, sia in digital download, sia su tutte le piattaforme streaming mondiali.
E insieme al disco ci sono anche un'app per smartphone e tablet nonché un libro multimediale gratuito per tutti di oltre 300 pagine con fotografie, video inediti e testimonianze con contenuti esclusivi, disponibile dal 25 giugno 2018.
 
«Soundtracks – spiega Christian - è un concept album ispirato alla città di New York, protagonista con le sue vedute notturne e con tutti quei dettagli che la rendono costantemente un turbinio di sensazioni ed emozioni difficili da dimenticare. E nel disco hanno suonato, per la prima volta insieme, grandissimi musicisti di caratura mondiale, sia italiani che americani, rendendolo un prodotto discografico incredibilmente potente e libero da ogni regola commerciale».
Traduzione: i brani del disco sono come la colonna sonora di un viaggio, non solo nella grande mela e in altre città statunitensi ma nei mille luoghi e nelle tante culture che Tipaldi ha visitato e esplorato e che lo hanno ispirato nella costruzione dei brani. Un esempio? Uno dei brani è Laagoon, titolo che è una parola thailandese dal significato particolare che varia a seconda delle circostanze: di base è un addio, un saluto amaro per chi parte e forse sa di non tornare più, ma ha un pizzico di speranza nel cuore.
 
Per l’occasione Tipaldi ha fatto le cose in grande, e per davvero. A partire dal producer, lo storico produttore di Vasco Guido Elmi, purtroppo scomparso la scorsa estate, l’album (ascoltatelo subito, ne rimarrete conquistati) è stato inciso fra New York, Los Angeles e Pieve di Cento (Ferrara), missato e masterizzato nello storico studio newyorkese Sterling Sound da due celebri sound engineer (Ted Jensen e Ryan Smith) e raccoglie una serie di musicisti internazionali di prima categoria che l’autore ha voluto per raggiungere quella che lui definisce «una perfezione e una qualità di sound incredibili».
 
Sono il chitarrista americano Michael Mike Landau (già accanto a Pink Floyd, Michael Jackson, Miles Davis, Michael Bublè, Joe Cocker, Celine Dion, famoso per il suo assolo nel brano We are the world - Usa for Africa), Vinnie Colaiuta (considerato il batterista dei batteristi, ha suonato con tutti, da Bob Dylan a Frank Zappa, Jeff Beck, Sting, Chick Corea, Leonard Cohen e così via), lo statunitense Will Hunt (batterista della band degli Evanescence, ma anche partner di tanti altri a cominciare dal nostro Vasco), Matt Laug (Alice Cooper, scelto anche da Vasco per il concerto dei suoi 40 anni di carriera), più i nostri Maurizio Solieri (Vasco), Fabrizio Foschini (Stadio), Luca Martelli (Litfiba), Claudio Golinelli (Vasco), Ricky Portera (Lucio Dalla), Adriano Molinari (Zucchero), Cicci Bagnoli (Steve Roger's Band), Daniele Tedeschi (Vasco), Davide Vicari (Renato Zero), Sergio Aschieris (Bad Bones) e la voce del celebre Michele Luppi (membro della prestigiosa band statunitense Whitesnake) nell’unico brano cantato del disco, Death of the World.
 
In quello che alcuni critici americani hanno descritto come «un progetto discografico incredibilmente potente e libero da ogni regola commerciale» c’è anche un dvd di oltre 50 minuti di backstage, nel quale i musicisti, durante la registrazione, raccontano i dettagli di un lavoro durato oltre 11 mesi, sia per la registrazione che per la realizzazione dei 7 video, diretti quasi tutti da Christian, che accompagnano l'uscita dell'album e sono stati girati tra New York e Philadelphia, anche nell'ex-carcere di sicurezza Eastern State Penitentiary, dove soggiornò Al Capone.
 
Insomma, spiega Christian, «Soundtracks è un’emozione senza tempo, un concentrato di arte fusa, e indica un non luogo tra sogno e malinconica ironia, un concept album davvero unico e potente destinato a rimanere nella mente e nel cuore». Anche se è banale chiedere a un ristoratore com'è la sua cucina, in effetti il buon Tipaldi non ha tutti i torti: è un bel disco, si lascia ascoltare e se mentre suona chiudete gli occhi vi sembra davvero di viaggiare, o meglio di sentire appunto un rock che rende più vive e vere le immagini create dalla fantasia. Noi ce lo siamo già goduto, adesso tocca a voi verificare se fa lo stesso effetto.

 

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