Russia 2018, Cristiano Ronaldo è pronto per sfidare la Spagna

Russia 2018, Cristiano Ronaldo è pronto per sfidare la Spagna
di Alberto Mauro
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Giovedì 14 Giugno 2018, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 19:06
La seconda giornata di Russia 2018 regala emozioni forti e una finale anticipata in apertura del Gruppo B. Spagna-Portogallo è la sfida tra una delle favorite (almeno prima del terremoto Lopetegui, licenziato dopo 20 partite senza sconfitte) insieme a Brasile e Germania e i campioni d’Europa in carica. Servirà tutta l’esperienza dei totem dello spogliatoio della Roja per gestire senza contraccolpi l’esonero del futuro allenatore del Real Madrid a 48 ore dall’inizio della competizione.

“Dobbiamo mettere tutto da parte e fare un gran Mondiale per il bene del nostro Paese - nessun dubbio per il neo ct Hierro -. Pensare a quello che è successo non serve a nulla, siamo venuti qui per fare un grande Mondiale e l’obiettivo non cambia”. A livello di club in Europa è un dominio spagnolo con 7 Champions sollevate da Real e Barcellona negli ultimi 10 anni. Tre consecutive per CR7 che affronterà il suo capitano di club Ramos, dopo aver trascinato il Portogallo alla conquista di uno storico Europeo contro la Francia, possibile nuova meta se sarà addio al Real.

La Spagna è a secco di vittorie internazionali dall’Europeo 2012, e nel mezzo di un ricambio generazionale complicato senza Morata, Martinez, Mata e Fabregas, e con Ramos, Diego Costa e Iniesta, che chiuderà in Russia a 34 anni la sua avventura in nazionale, probabili titolari. Il Portogallo è CR7 +10, appena 6 vittorie (e 13 pareggi) nei 35 precedenti contro la Spagna. “Cristiano Ronaldo? Sta benissimo - l’ottimismo di Santos alla vigilia -, tutti hanno punti deboli, compresa la Spagna. Hierro è un ottimo allenatore, la sua squadra è una delle grandi favorite, ma noi abbiamo le nostre possibilità di vincere”.

Il ct Santos punterà sull’esperienza di Pepe, Moutinho, Silva e Quaresma per ripetere il miracolo europeo, riflettori puntati su Guedes, attaccante del Valencia in prestito dal PSG: classe ’96 e gli occhi di mezza Europa addosso. E occhio al Marocco, perché se Spagna e Portogallo si contenderanno inevitabilmente il primo posto del girone i marocchini potrebbero rivelarsi la sorpresa del gruppo B. 
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