Molto dipende anche dal mercato del lavoro. Il tradizionale divario Nord-Mezzogiorno fa però qualche eccezione. «Il Centro si connota per una maggiore eterogeneità», considerando «congiuntamente i tassi di occupazione e di mancata partecipazione». E al netto di Roma «il profilo delle province laziali appare molto più vicino a quello delle province del Sud». D'altra parte l' Istat, diffondendo per la prima volta gli indicatori sul benessere equo e sostenibile (Bes) a livello territoriale, evidenzia come andando nel dettaglio le dinamiche siano più articolare rispetto alla consueta contrapposizione Nord-Sud. E giudica «emblematico il caso del Lazio, per il quale si può parlare di un effettivo dualismo territoriale per molte e rilevanti componenti del benessere, in cui Roma si colloca su livelli medio-alti, vicini alle province del Nord, mentre le altre province laziali gravitano su valori medio-bassi che connotano il profilo delle aree meno critiche del Mezzogiorno. Anche nel caso delle province abruzzesi il profilo di benessere in diversi domini è distante dalla media del Sud e sovrapponibile a quello di tanti territori del Centro Italia».
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