AMORI GALEOTTI
Come esempio di veri disastri familiari la Pletneva ha portato i tanti, troppi amori-galeotti, sbocciati tra le allora sovietiche e i turisti-spettatori al tempo delle Olimpiadi estive di Mosca 1980. L’anno successivo comparvero un sacco di “ragazze-madri” senza consorti. «Quei bambini ne hanno pagato le conseguenze», ha osservato la deputata, che ha tenuto a precisare di non essere una nazionalista. «Ed è andata ancora loro bene se erano della stessa razza, figurarsi di razze diverse. Noi dobbiamo mettere al mondo i nostri bambini».
CONSERVATRICE
La visione della Pletneva è abbastanza comune nell’odierna società conservatrice costruita dall’attuale dirigenza del Cremlino a difesa dei valori tradizionali e della “russicità”. A marzo la stessa parlamentare si era messa in luce con una dichiarazione a sostegno del collega, Leonid Slutskij, accusato di aver importunato delle giornaliste, impegnate nel loro lavoro di croniste parlamentari.
In sintesi, erano le reporter colpevoli per gli abiti indossati: «che le ragazze-giornaliste – aveva detto la Pletneva – si vestano meglio. Quella è un’istituzione statale. Che non vadano in giro con i pancini scoperti». Le giunoniche russe seguiranno l’invito della deputata, le cui parole hanno mandato su tutte le furie le opposizioni liberal-riformiste? Sembra difficile, soprattutto nelle metropoli.
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