L'email che ruba le password dei conti bancari: attenzione al virus nascosto negli allegati Word

L'email che ruba le password dei conti bancari: attenzione al virus nascosto negli allegati Word
di Paolo Travisi
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Martedì 12 Giugno 2018, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 20:20
Attenzione a Ursnif. S'insinua nel vostro computer, ruba le password di accesso per l'home banking, gli acquisti online e la posta elettronica. Ursnif è il nome di un malware, che secondo i ricercatori di CybSec Enterprise Spa, proprio in queste ore sta attaccando la rete italiana. Secondo gli esperti di sicurezza digitale, questo particolare tipo di malware è stato programmato per raggirare anche alcuni software antivirus, che potrebbero non rilevarlo nei messaggi in arrivo dell'email. Dunque, come proteggersi da Ursnif? Quando arriva un messaggio nella casella di posta, la prima verifica da fare è sull'allegato, se si tratta di un file Word che chiede l'abilitazione delle macro per essere letto, le probabilità che si tratti del malware in questione sono elevate. Altro elemento sospetto è la lingua con cui viene scritto il messaggio. Un italiano scorretto del tipo: “Buongiorno, Vedi allegato e di confermare. Cordiali saluti.” Inoltre, agganciandosi ad una email collegata ad una discussione pre-esistente, può trarre in inganno, perché ad una lettura veloce potrebbe sembrare il messaggio di una persona o azienda con cui siamo realmente in contatto. Passiamo ai possibili danni di Ursnif. Nel momento in cui il malware viene attivato dall'utente, inizia il download e la propagazione all'interno del nostro computer, dove ricerca le password che usiamo abitualmente per lo shopping online o i dati dei nostri conti correnti. Spegnere il computer e riavviarlo non ha alcun effetto positivo. Ursnif infatti, si riattiva ad ogni restart perché è in grado d'infettare il file explorer.exe, uno dei processi principali del sistema operativo di Microsoft. La soluzione? E' una sola, rilevano gli esperti di CybSec Enterprise Spa, contattare uno specialista, in quanto questi nuovi virus particolarmente aggressivi, eludono i software di protezione e navigano del tutto inosservati tra i nostri dati più preziosi.
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