M5S e Lega, Grillo seda i malumori: «Facciamo sintesi»

Il monito del garante
di Stefania Piras
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Martedì 12 Giugno 2018, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 13:24
Scende in campo Beppe Grillo per placare lo smarrimento di queste ore. E lancia un messaggio molto concreto: «Bisogna fare sintesi». Usa la parola sintesi perché per il M5s la Lega è e rimane una forza politica alternativa. 

«Conte sopporta e sopporterà con facilità questa propaganda contro «proprio perché riunisce due espressioni diverse del comune bisogno di restituire al nostro paese un ruolo autorevole in Europa. Ed è proprio questa la sfida più intrigante e aderente all' espressione popolare del 4 marzo. L' istanza della maggioranza degli italiani, ridiscutere il posto dell' Italia nel mondo, non è stata soffocata dalle differenze fra noi e la lega, permettendo - scrive Grillo - al benpensantismo di dividerci».

Per il garante M5s sarà proprio una «sintesi fra simili nella differenza a generare un modello di governo assolutamente nuovo: invece che occupare palazzo Chigi con soggetti in palese conflitto di interessi con ciò che era necessario per il paese abbiamo costruito un governo riunendo chi discute su come e cosa fare di meglio per l' Italia
».

Lo smarrimento c'è soprattutto a livello locale dove la batosta elettorale delle amministrative si è fatta sentire e ha portato con sé la paura dell'irrilevanza del non essere più percepiti come la forza del cambiamento. Da nord a sud sollevano dubbi. Alessandro Fraleoni Morgera, il candidato presidente M5S alle ultime elezioni del Friuli Venezia Giulia scrive: «Tante cose sono successe in questi ultimi quattro giorni, a livello nazionale...
faccio un rapido riassunto, in post separati. Abbiamo, freschi freschi, gli sviluppi di oggi sulle vicende delle navi respinte (o meglio, non accolte...). Credo che Salvini non possa permettersi il lusso, politicamente parlando, di respingere i migranti in questo modo. Ci sono altri metodi per non farli neanche partire, e non parlo di confinarli in lager nel nord Africa. Si possono, e si dovrebbero, costruire ospedali, scuole, acquedotti, tutte le infrastrutture che permettono aspettative di vita decenti alle persone che oggi fuggono da un'esistenza di miseria e oppressione (e non parlo solo della guerra; anche la povertà è un'oppressione). E Salvini che fa? Non era lui che parlava di "aiutarli a casa loro"? E dove sono finite quelle lodevolissime intenzioni, oggi?
».

In Sardegna la candidata sindaca alle ultime amministrative di Oristano, Patrizia Cadau è furiosa: «Ma solo io vedo nell'Aquarius un vagone piombato? Mi avete convinto. A furia di leggere quanto si sta bene sull'#Aquarius, spero di farci una crociera», e ringrazia Roberto Fico per le parole di solidarietà e umanità. Dice: «lL Presidente Fico è quella speranza, quel faro in mezzo al mare quando le forze sembrano mancare. È la bussola a nord. O almeno lo è per chi non ha dimenticato da dove siamo nati e perché». 
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