Roma, albero crolla su auto a Prati: ferita donna incinta

Roma, albero crolla su auto a Prati: ferita donna incinta
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Domenica 10 Giugno 2018, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 20:46

È ancora emergenza alberi nel quartiere Prati, in via Leone IV, dove stanotte, intorno alle 23, un ramo di grandi dimensioni ha ceduto e si è schiantato su un’auto di passaggio, una Ford Fiesta, con a bordo una donna incinta (è rimasta ferita, ma non in modo grave: è stata trasportata all'ospedale Gemelli in codice giallo). I passanti ed i residenti, spaventati dal rumore, si sono subito mobilitati per chiamare i soccorsi: sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia municipale. La strada è tutt'ora chiusa, per permettere una verifica sugli altri alberi. Il caso è stato riportato su Facebook dall'assessore all'Ambiente del I Municipio, Anna Vincenzoni, che ha caricato sulla sua pagina personale le foto dell’albero caduto e del parabrezza distrutto. «Decine di segnalazioni inviate sul verde senza risposta ne’ un seguito», spiega l’assessore.
 

 

«A settembre, in vista del monitoraggio degli alberi, avevamo inviato anche un elenco di tutte le  segnalazioni dell’ultimo anno sugli alberi che ci arrivano dal territorio. Anche quell’elenco e’ rimasta lettera morta. Come pensano di governare se non ascoltano i Municipi?». «La paura è stata tanta - spiega Marta S. 40 anni residente in via Leone IV - abbiamo sentito delle urla dall’abitacolo, la gente si è affacciata, i turisti anche si sono spostati dai locali, abbiamo temuto il peggio. E non è la prima volta». E anche sui social si scatena la polemica: «Ieri non ci siamo fatti mancare proprio niente, vivere a Roma oramai e' un esercizio di sopravvivenza» scrive Viviana. Lo scorso 30 maggio un pino secolare era caduto nell’area verde di Castel Sant’Angelo, scatenando l’ira dei residenti. Pochi giorni dopo, proprio in via Leone IV, sul lato opposto della strada, alcuni rami finirono sull’asfalto, obbligando la chiusura parziale della via da parte della polizia municipale.  (Jacopo G. Belviso)

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