Leggere “Il Gattopardo” con i tweet: gli studenti siciliani venerdì mettono in scena la loro riscrittura

Una scena del "Gattopardo" di Luchino Visconti (1963)
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Mercoledì 6 Giugno 2018, 14:05
Il Gattopardo ai tempi dei social network. Il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo intitolato a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Girolamo Piazza, ha ideato un inedito percorso di lettura e riscrittura per gli studenti, facendo rivivere il famoso romanzo dello scrittore siciliano nei 140 caratteri di Twitter. L'innovativo progetto si concluderà venerdi 8 giugno a Palazzo Filangeri Cutò di Santa Margherita di Belice (Agrigento), dove è ambientata la storia del principe di Salina. La metodologia della twitteratura, che negli ultimi anni ha portato in auge grandi classici della letteratura, è nata con l'intento di leggere, commentare e interpretare i testi attraverso i social network. Centinaia di alunni hanno fatto tornare a nuova vita, attraverso i loro cinguettii, autori che spesso si faticano a studiare. Sono fioriti hashtag su scrittori, romanzi e personaggi, citazioni, passi di libri, parodie, ma anche giudizi sulla realtà odierna con le parole d'un tempo.

Leggere il Gattopardo con la twitteratura, questo il titolo del progetto, è partito a novembre scorso.
Da allora tutte le classi che hanno aderito all'iniziativa si sono dedicate alla lettura del capolavoro di Tomasi e hanno twittato, secondo un calendario condiviso, esprimendo le proprie riflessioni e interagendo con i personaggi. #Gattopardotw è diventata la chiave di accesso al percorso di lettura, un modo di utilizzare le nuove tecnologie e fare propria la bellezza di un classico della letteratura. Venerdi, nel corso della manifestazione conclusiva del progetto, gli alunni degli istituti coinvolti si esibiranno in un reading dei tweet prodotti e nella drammatizzazione di alcuni dei passi più significativi del celebre romanzo. Non mancheranno momenti coreografici. Gli studenti, infatti, faranno rivivere alcune delle scene più belle del romanzo portato al cinema da Visconti, indossando abiti dell'epoca e danzando sulle note dell'indimenticabile valzer.




 
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