Concerti a Roma: da Fantastic Negrito, nuova black star, alla grande Patti Smith

Fantastic Negrito
di Fabrizio Zampa
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Lunedì 4 Giugno 2018, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 13:21

LUNEDI’ 4 GIUGNO
 

Musica/Sleepwalker’s Station a Yellow Bar

Una band dalla formazione variabile, nata in Germania con l’obiettivo di crescere al di là dei confini nazionali e culturali e di rappresentare un vero movimento folk europeo: ecco Sleepwalker’s Station, gruppo che oggi conta parecchi musicisti, da Giulia (slide guitar, dobro, voce) a Daniel (voce, pianoforte, chitarra), Arnau (violino), Fresco (violoncello), Andy (percussioni), Hannes (doppio basso), Vic (chitarre), Ferran (pianoforte, fisarmnica), Paolo (batteria) e tanti altri, tutti senza cognomi, che vanno e vengono. Sono in tour dal 2011, hanno fatto più di 700 concerti fra Europa e America, hanno partecipato a tanti festival da Glastonbury a Open Flair, No sin música, WestwayLab, East Side Music Days e così via, insomma non stanno mai fermi ed è una delle ragioni per cui i musicisti cambiano o si alternano. Adesso presentano il nuovo album Lorca, alla cui realizzazione hanno contribuito 22 musicisti provenienti da Italia, Baviera, Catalogna, Andalusia, Svizzera e Islanda. Sono 14 brani che spaziano dal valzer al rap, dal tango al folk, dal flamenco al pop, cantati in ben 5 lingue e 4 dialetti diversi. Qualche titolo, per rendere l’idea: da La Valse a Hacia Marte, da Uno di noi a Winter in Berlin, da De Molinos y gigantes a Giorni sul lago, da Tucumán a Las Flores del Mal. Non siete curiosi di sentirli dal vivo?
The Yellow Bar, via Palestro 40, ore 22
 
 
MARTEDI’ 5 GIUGNO
 
 
Swing/Sticky Bones a Village Celimontana

Early jazz, swing, classic blues, american roots, barrelhouse, stomps, boogie woogie, vaudeville: sono gli stili ai quali s’ispirano gli Sticky Bones per la serata a tutto swing di martedi, al completo di lezioni di ballo gratuite per imparare i primi passi e delle selezioni musicali a cura di Lalla Hop e Dj Arpad. La band, cioè la vocalist Mama Ines, Frank Marsigliese alla cornetta, Floriano Andolfo alla chitarra e banjo, Emiliano Federici al pianoforte e Maurizio Capuano al contrabbasso, è in concerto alle 21. Prima le lezioni e gli altri appuntamenti.
Village Celimontana, via della Navicella 12, dalle ore 20
 
 
Jazz/Gisela Oliverio all’Elegance

Gisela Oliverio è una cantante, chitarrista, solista di charango e compositrice argentina di Cordoba che dal 2009 vive a Roma, dove si è diplomata a Santa Cecilia. Stasera è di scena per la rassegna Jazz & The City in duo con Gianpaolo Delogu al bombo legüero e ad altri strumenti a percussione. Si muove dal jazz più sperimentale alla bossanova, senza dimenticare il folklore e le tradizioni della sua terra: fra zamba, chacareras, cuecas, carnavalito e altri ritmi sudamericani, Gisela spiega che «scrivo le mie canzoni per accarezzarvi l’anima».
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
MERCOLEDI’ 6 GIUGNO
 
 
Rock/La preview del Siren Festival 2018

Il Siren Festival, in programma a Vasto dal 26 al 29 luglio, offre una serie di preview, una delle quali è per stasera a Roma, protagonisti varie band, prima fra tutte quella dei neozelandesi Unknown Mortal Orchestra cui tocca il compito di concludere la serata. Sono il vocalist, chitarrista e leader Ruban Nielson, il bassista Jake Portrait e il batterista Amber Baker, tutti da Auckland: in costante e stabile equilibrio fra rock, psychedelia, rhythm & blues, lo-fi e garage, il gruppo è in tour per presentare il suo nuovo album Sex & Food, registrato a Seoul, Reykjavik, Città del Messico e Auckland (alla band piaccioni i viaggi) e al quale hanno partecipato varii artisti locali dei rispettivi paesi. Subito prima è di scena l’americana Merrill Garbus, meglio nota come Tune-Jards, cantautrice sofisticata ma coinvolgente che viene dal Connecticut, è cresciuta a New York, ha 39 anni, suona l’ukulele, è in duo con il bassista e chitarrista Nate Brenner e propone il quarto album I Can Feel You Creep Into My Private Life, nel quale riesce a parlare con disinvoltura di temi sociali e politici in una chiave pop fresca, ricca di colori e mai noiosa. Apre l’appuntamento The Rainband, uno dei nomi di punta del rock britannico contemporaneo: vengono da Manchester e sono il vocalist Martin Finnigan, il chitarrista Phil Rainey, il polistrumentista Joe Wilson, il bassista Sam Wilson e il batterista Steve Irlam. Serata ricca.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, dalle ore 18.30
 
 
Jazz/Massimo Pirone Big Fat Band all’Arciliuto

Una passeggiata fra i più celebri brani della Swing Era e dei grandi crooners, resi celebri negli anni d’oro del jazz & dintorni da Glenn Miller, Tommy Dorsey, Benny Goodman, Frank Sinatra, Dean Martin, Ella Fitzgerald e tanti altri: lo propone il trombonista e bassotubista Massimo Pirone con i musicisti della sua Big Fat Band. Sono in tanti: tre trombe (Massimo Patella, Flavio Patella, Paolo Federici), tre tromboni (Palmiro Del Brocco, Loredana Marcone, Massimo Cuomo) quattro sassofoni (Gabriele Colarossi, Giorgio Guarini, Stefano Angeloni, Adriano Piva), la chitarra di Davide Cuomo, il piano di Flavio Bonanno, il basso di Dario Pimpolari, la batteria di Daniele Sambrotta e le vocalist Loredana Marcone, Linda Longo, Vicky Pellegrino e Milena Cordeschi.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Jazz/Daniele Cordisco a Villa Celimontana

Il trio del chitarrista Daniele Cordisco è nato nel 2014 dall’incontro del leader con il batterista newyorkese Gregory Hutchinson in occasione di un live a Roma. L’obiettivo del progetto è semplice: tenere vivo il jazz legato al buon vecchio swing proponendolo in maniera più fresca e coinvolgente e catturando così  anche l'attenzione di platee meno esperte, meno sofisticate e meno esigenti. Cordisco ha condiviso il palco con star come Ronnie Cuber, Jerry Weldon, Godwin Louis, Fabrizio Bosso, Max Ionata e altri, Hutchinson è considerato da molti una delle icone mondiali della batteria jazz, e al loro fianco c’è Antonio Capasso all’organo Hammond.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Blues/Jam con Mario Donatone & Friends

Serata a tutto blues con una jam session guidata e aperta dal trio del vocalist e pianista Mario Donatone, sul palco del club insieme a Angelo Cascarano (chitarra, basso e voce) e Lucio Turco (batteria). Come sempre tutti i musicisti e ospiti del locale romano sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Ilaria Bucci & Quartet

Ilaria Bucci
è una vocalist che spazia dal jazz al blues e al soul, collabora con tanti musicisti, ha alle spalle progetti in omaggio a Pino Daniele (con Ernesto Vitolo, Joe Amoruso e Toni Esposito) ha aperto i concerto di Stadio, Gino Paoli, Danilo Rea e Fabio Concato e insegna canto in diverse scuole di musica. E’ in concerto col suo quartetto: Gianluca Massetti al pianoforte, Roberto Sanguigni al basso e Nicolò Di Caro alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
GIOVEDI’ 7 GIUGNO
 
 
Swing/La Great Beauty Orchestra a Celimontana

Lo swing di Glenn Miller, Frank Sinatra, Natalino Otto e Sergio Caputo, ovvero lo swing nelle sue mille sfaccettature fra America e Italia, andata e ritorno, insomma lo swing dei grandi crooner italo-americani ma anche quello di Fred Buscaglione e di Nicola Arigliano: è la ricetta della Great Beauty Swing Orchestra, cioè il vocalist Marco Ricciardi, il sassofonista Marco Falsini, il trombettista Sergio Vitale, il pianosta Mauro Scardini, il chitarrista Ezio Peccheneda, il bassista Stefano Napoli e il batterista Andrea Messina, per farvi ballare fino a tardi nel parco.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Jazz/Da Nu Jazz in concerto all’Elegance

Smooth jazz, una piacevolissima fusion tra jazz, funk, soul e rhythm & blues: è la scelte del Da Nu Jazz Quartet, ovvero il sassofonista Costantino Ladisa, il pianista e tastierista Antonio Iammarino, il bassista Francesco Puglisi e il batterista Andy Bartolucci. Suonano di tutto, dalle composizioni di Herbie Hancock, Grover Washington, David Sanborn, Dave Grusin, George Duke, Maceo Parker, Yellowjackets ad arrangiamenti di classici della soul music di Michael Jackson, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Gloria Gaynor e così via. Ci sanno fare.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 

 

 
Cantautrici/Gabriella Martinelli all’Arciliuto

La pancia è un cervello col buco: è il titolo dell’ultimo album di Gabriella Martinelli, cantautrice nata a Roma ma di origini pugliesi, che ha studiato al Conservatorio di Taranto ed è passata per Musicultura, il premio Bindi, il premio Fabrizio De Andrè e diverse altre esperienze. Uscito un paio di mesi fa, il disco è un progetto crossover che racconta otto storie di donne costruite fra rock, canzone d’autore, reggae e altri ingredienti. Gabriella Martinelli ha girato l’Europa come busker, ha suonato fra club, festival e teatri, ha vinto diversi premi, è insieme alla sua band e il nuovo disco è un affresco onirico condito da una buona dose di intelligenti intuizioni: si muove con ironia nei luoghi, nei suoni e nei colori che l’hanno vista crescere musicalmente.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Duo Seresta tra Usa, Brasile e Francia

Un viaggio nelle canzoni americane, brasiliane, francesi e anche italiane rilette con arrangiamenti elaborati in jazz: lo offrono la vocalist e percussionista  Francesca D'Amante e Leonardo Spinedi (chitarra a 7 corde, loop station). Sono solo due ma sembrano molti di più.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 8 GIUGNO
 
 
Rock/MojoFest, Fantastic Negrito al Monk

Si rinnova il MojoFest: la rassegna dedicata ai suoni afroamericani della città cambia, cresce, migliora e diventa una kermesse che va in scena per l'intero anno, con eventi a cadenza mensile. Stasera c’è il live del vocalist e polistrumentista Fantastic Negrito, vincitore del Grammy Award 2017. Il musicista afroamericano, annata 1960, all’anagrafe Xavier Amin Dphrepaulezz, è nato nel Massachussets ed è cresciuto a Alameda, California: da giovane spacciava droga e vendeva pistole, poi ha cominciato a studiare musica grazie all'ascolto di un album di Prince, Dirty Mind, che lo ha affascinato, e da allora la sua vita è cambiata radicalmente. E' la nuova star della black music statunitense e sbarca a Roma per presentare il nuovo album Please Don't Be Dead, che sarà sul mercato la prossima settimana. E’ un disco che già ha entusiasmato pubblico e critica grazie all’uscita anticipata del singolo Plastic Hamburgers, uno dei cui versi (Let’s break out these chains, let’s burn it down: rompiamo queste catene, lasciamole bruciare) da alla serata il titolo Chains.
Negrito ha un sound molto personale, si rifà alla tradizione del blues ma al tempo stesso è decisamente contemporaneo, e racconta storie di strada che «possono cambiare il futuro in qualcosa di migliore». Aprono la serata le band Life In The Woods (formazione che suona un rock-blues molto soft e accattivante) e gli Electronic Blues Foundation (che mescolano electro e blues). Prima e dopo i concerti ci sono i dj-set a cura della crew di Mojo Station.
Monk, via Giuseppe Mirri 35, dalle ore 18.30
 
 
Jazz/Swing con la band di Emanuele Urso

L’appuntamento del venerdì è con lo swing del clarinettista e batterista Emanuele Urso, che insieme al suo The King of Swing Septet offre un live coinvolgente e piacevolissimo. Con lui suonano Giuseppe De Simoni (tromba), Patrizio Destriere (sax), Fabrizio Guarino (chitarra), Adriano Urso (pianoforte), Giuseppe Civiletti (contrabbasso) e Francesco Bonofiglio (batteria). Apre la serata, alle 19, The Duo, cioè la vocalist Laura Laccetti e il chitarrista Egidio Salinaro.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Jazz/Una notte con Alter & Go

Dal jazz degli anni ‘50 e ‘60 all’hard bop di Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e John Coltrane: è la formula degli Alter & Go, che suona brani inediti scritti dal sassofonista Roberto Bottalico e standard il cui recupero dimostra che il jazz è mutante e in continua evoluzione. La propongono Bottalico al sax tenore, il chitarrista Augusto Creni, il bassista Alessandro Del Signore e il batterista Massimo Di Cristofaro.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21
 
 
SABATO 9 GIUGNO
 
 
Cantautori/Fedele Mazzetti & Gastarbeiter all’Arciliuto

Romano, annata 1970, già bassista e vocalist in varie rockband (come i Decorso), Fedele Mazzetti scrive canzoni dal 2000, data di scioglimento della sua penultima formazione, e stasera insieme alla sua Gastarbeiter Orchester (il trombettista Valerio Prigiotti, i chitarristi Alessandro Pontesilli e Massimiliano Lalli, il pianista Emiliano Federici, il bassista Maurizio Morelli e il batterista Lucio De Angelis) presenta le sue canzoni vecchie e nuove. Mazzetti ama Tom Waits e Paolo Conte, Lou Reed e Eric Satie, Van Morrison e i Pink Floyd, Springsteen e Vinicio Capossela, David Bowie e Bob Dylan, e nel jazz adora Thelonious Monk. Sulla sua pagina Facebook si presenta così:  «Viaggio insieme a 4000 pulci vestite in tutù dentro un carillon: quando lo apro ballano il ragtime, foxtrot e pure il charleston…»
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Massimo Maglione, non c’è più religione

Napoletano, annata 1962, musicista, imprenditore e psicologo, il vocalist e chitarrista Massimo Maglione propone da diversi anni spettacoli a favore dell’associazione Peter Pan di Roma, che col progetto La casa di Peter Pan assiste bambini malati di cancro al Bambin Gesù e all’ospedale Umberto I per tutto il periodo delle loro cure, insieme ai loro genitori. E l’obiettivo di questa serata, intitolata Non c’è più religione, è una nuova raccolta di fondi. Con lui sono in palcoscenico Giorgio Amendolara alle tastiere, Minotti Minervini al contrabbasso e Gigi Zito alla batteria. E' uno degli appuntamenti benerfici e sociali della rassegna di jazz.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Rock/Paiella & Mark Hanna al Lian

Tutti i classici del rock’n roll in un vasto repertorio, dai Rolling Stones ai Deep Purple, dai Led Zeppelin ai Van Halen: è la serata che vede fianco a fianco il vocalist e showman Max Paiella, star del Ruggito del Coniglio,  e la band guidata dal vocalist e chitarrista Mark Hanna, americano di Buffalo, New York State, ma ormai romano d'adozione. Con Mark suonano il chitarrista Moreno Viglione, Dido Tabelli all’armonica, Fabrizio Sciannameo al basso e Augusto Zanonzini alla batteria.
Lian Club, lungotevere dei Mellini 7, sotto a ponte Cavour, ore 21
 
 
Musica/Torna al Largo il Roma Pop Fest

Dopo quattro anni il Roma Pop Fest, lo storico festival romano, torna a Largo Venue con una line-up dedicata al meglio della musica pop italiana. Finora i nomi in cartellone sono una decina, da Moci a Foscari,  Iruna, Marcello e il mio amico Tommaso, Chiara Monaldi, Laago, Any Other, Weird Bloom, Lucia Manca, Andrea Poggio, Germanò. E’ una buona occasione per capire che c’è di nuovo in giro.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 21
 
 
Blues/Con i Corner dal Mississippi a Chicago

E’ il classico viaggio nel grande blues, quello che va dal Delta del Mississippi alla Chicago diventata una blue town,  con brani di star come Robert Johnson, Big Bill Broonzy, Little Walter e Muddy Waters: lo presentano i Blues Corner, cioè Luca Vaglica (voce e armonica), Emiliano Caivano (chitarra), Frankie Rametta (basso) e Andrea Albanese (batteria).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 10 GIUGNO

 
Rock/Patti Smith & Band al Summer Fest

Fra un paio di settimane il Summer Fest al Parco della Musica prenderà il via con tanti appuntamenti, ma per ora va avanti ancora con calma. Con calma per modo di dire, perché stasera domenica arriva la cosiddetta sacerdotessa del rock: è la grande Patti Smith. Americana di Chicago, arrivata ormai a 71 anni (che diventeranno 72 il prossimo 30 dicembre), ha ancora una bella e invidiabile energia anche se ogni tanto (come quando è andata a Stoccolma per ricevere il premio Nobel assegnato a Bob Dylan) non ricorda bene i testi delle canzoni: quella che ha proposto in Svezia però non era sua ma del vecchio Bob, e vista l’emozione l’inconveniente era più che comprensibile.
In palcoscenico, tuttavia, Patti è una leonessa anziana ma energica e inarrestabile. Il 2017 l’ha vista spesso in Italia: ha ricevuto la laurea ad honorem in lettere classiche e moderne presso l’Università degli Studi di Parma, ha tenuto sempre a Parma la sua personale mostra fotografica Higher Learning, ha fatto un tour intitolato Grateful nel quale ha espresso il suo affetto nei confronti del nostro paese, a dicembre si è esibita in una serie di speciali concerti-reading, accompagnata dalla figlia Jesse, e ha partecipato al concerto di Natale in Vaticano. Stasera l’autrice e interprete di tante canzoni, a cominciare dall'indimenticabile Because the Night, è al completo della sua fedele band, formata dal chitarrista Lenny Kaye (al suo fianco dal lontanissimo 1971), dal contrabbassista e tastierista Tony Shanahan, dal batterista Jay Dee Daugherty e dal figlio Jackson Smith alla chitarra.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Funk/Torna Randy Roberts, figlio di Rocky

The nu standards, i nuovi standard: ecco la rilettura e la rielaborazione con un sound più attuale dei brani che fanno parte dell’inizio della carriera di Randy Roberts, figlio di quel Rocky Roberts (da Tanner, un paesino dell’Alabama, sbarcato a Roma negli anni ’60, naturalizzato italiano e scomparso a Roma nel 2005) che diventò famoso per la canzone Stasera mi butto e per tanti altri brani. Già con diverse formazioni, come la band The Capital Strokes, Randy ha cominciato cantando successi del soul e del rhythm and blues anni ‘60, del funk e della dance anni ‘70. Adesso è il momento di modernizzarli dando spazio a sapori più attuali e regalando nuove e più raffinate sfumature al suo modo di cantare. Stasera lo fa con una piccola formazione, un trio che vede sul palco Riccardo Mazzamauro al pianoforte, Alessandro Sanna al contrabbasso e Piero Pierantozzi alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22

 

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