Torino, offre panna gratis dentro i suoi coni: gelataio multato

Torino, offre panna gratis dentro i suoi coni: gelataio multato
di Livia Fonsatti
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Giovedì 31 Maggio 2018, 00:40 - Ultimo aggiornamento: 19:35
Offre la panna montata a un cliente ma la Guardia di Finanza lo multa. È successo a Torino e il protagonista dell’episodio è Cristian Ciacci, gestore dell’omonima gelateria, che si è visto contestare dalla Guardia di Finanza lo scontrino emesso perché non riportava l’omaggio. Sono passati pochi minuti dallo scoccare delle 15 di martedì 29 maggio. 
Dopo giorni di pioggia a Torino c’è finalmente il sole e la gelateria si riempie. Arriva anche un cliente abituale che, insieme a un suo collega, ordina due coppette. Costo totale 4 euro, 2 euro l’una. Come spesso capita, nei confronti dei clienti fissi si ha un occhio di riguardo, una piccola attenzione utile a rinsaldare e fidelizzare il rapporto.

A CARO PREZZO
Così Ciacci, tra una chiacchera e l’altra, chiede ai due uomini se sul gelato vogliono anche la panna montata. Accetta solo uno e il gelataio gliela aggiunge. La panna è un omaggio, una gentilezza discreta, Ciacci gliela offre senza nemmeno sottolinearlo, sicuro che i due se ne renderanno conto quando dai loro 20 euro avranno un resto di 16 euro (e non di 15,5 euro). E poi sullo scontrino c’è scritto 4 euro. Insomma, i clienti avranno modo e tempo di apprezzare l’omaggio.
 
Ma lo storico gestore della gelateria, invece, quel piccolo regalo lo pagherà caro. Non appena i due clienti si allontanano gustandosi la loro coppetta (una con panna), infatti, quattro signori distinti gli si avvicinano e con fare serio gli chiedono lo scontrino. 

Basta una rapida occhiata al biglietto e alle due coppette per fare emergere la falla: mancano i 50 centesimi della panna montata. I clienti fanno notare che è stata offerta, che quei 50 centesimi non sono stati evasi ma proprio non pagati. Lo stesso Ciacci raggiunto dagli agenti della Guardia di Finanza lo conferma: «La panna è stata un mio omaggio - dichiara - tra l’altro deciso dopo avere emesso lo scontrino». Ma non è sufficiente e gli agenti stilano un verbale all’esercente, reo di non aver riportato sullo scontrino la panna montata non pagata. 

La normativa richiede, infatti, la tracciabilità della merce e delle operazioni effettuate dagli esercenti, anche se gratuite. Per quanto possa sembrare paradossale, il gelataio avrebbe dovuto quindi segnare sullo scontrino il costo della panna montata e riportare una voce di sconto di pari importo (50 centesimi). «Io emetto sempre gli scontrini, multarmi per una panna da 50 centesimi omaggiata mi sembra eccessivo», dice il gelataio torinese. 

«ERO IN BUONA FEDE»
Lui, consapevole della norma, non attacca i finanzieri, ma non ci sta a passare per evasore fiscale: «Certo la legge prevede di battere lo scontrino anche se si tratta di un regalo - ammette -. Ma io ero in buona fede e in un’Italia che vuole crescere queste regole mi sembrano illogiche». Come da prassi gli agenti della Guardia di Finanza hanno emesso un verbale e ora spetterà all’Agenzia delle Entrate stabilire l’importo della sanzione. Verosimilmente sarà di 516 euro che, se pagati entro un mese, si ridurrebbero a un terzo. 

«A questo punto contestare la multa richiederebbe tempo - conclude Ciacci - che non posso sottrarre alla mia attività. Mi spiace solo che pagare la sanzione sarebbe come ammettere di aver sbagliato». Ma i clienti della gelateria (e non) non disperino, Ciacci assicura che continuerà ad omaggiare la panna montata «non lo riporterò sullo scontrino - assicura- perché mi sembra assurdo». 
 
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