8 MESI DI LAVORI
«Abbiamo lavorato da ottobre a maggio per realizzare queste rassegne – dice Carocci, 26 anni, con gli inseparabili vice, Federico Croce e Giulia Flor Buraschi – 243 giorni di richieste di permessi, corsi per la sicurezza che abbiamo dovuto seguire (alcuni di loro adesso potrebbero operare all’interno di una centrale termonucleare, ndr), moduli da compilare». Quasi 2000 le pagine, tra email e pratiche, che i ragazzi hanno gestito, per arrivare a completare questo mosaico. Venticinque le persone assunte («tutte in regola», specifica Carocci): tra i 20 e i 30 anni di età, con un giovane che è arrivato appositamente da Milano per lavorare alla rassegna. Sono lontani i tempi in cui – correva l’anno 2012 – questi ragazzi avevano occupato un cinema, per poi liberarlo nel 2014. Un percorso dall’illegalità verso la legalità, come evidenziato anche dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse: «Crediamo in questo progetto anche per il percorso che hanno fatto questi giovani, che promuovono quello che considero un evento immenso, in tre quartieri, con decine di migliaia di spettatori coinvolti». «Quella offerta da questa rassegna è una possibilità straordinaria per il rilancio di Ostia», dice Guglielmo Muntoni, Presidente terza sezione penale del Tribunale di Roma. «Un progetto che coniuga la passione per la settima arte e per il territorio», sottolinea il direttore generale Siae, Gaetano Blandini. «Alcune istituzioni ci considerano una realtà scomoda: ma questo solo perché noi siamo indipendenti, dal punto di vista culturale e politico», sottolinea Croce, Tesoriere del Piccolo America.
“FOLLI E VISIONARI”
Si parte il 1° giugno dal cortile del liceo Kennedy, con il regista Francesco Bruni. Nei due mesi di arena si alterneranno pellicole omaggio a Ingrid Bergman, Woody Allen, Dario Argento; il 10 luglio ci sarà Proietti, per presentare “Febbre da cavallo”. Al parco della Cervelletta il via sarà il 9 giugno con Asia Argento, che introdurrà “Scarlet Diva”, e poi spazio alle retrospettive su Almodovar e Garrone (quest’ultimo presente il 10 e 24 giugno). Tra gli altri ospiti, Pif, Libero de Rienzo, Daniele Luchetti, Luca Bigazzi. A Ostia, invece, il proiettore si accenderà l’11 giugno, con un omaggio a Pietro Germi di Carlo Verdone, mentre il 4 luglio Guadagnino presenterà “L’impero dei sensi” di Oshima. Tra le retrospettive, quella su Pier Paolo Pasolini e una su Quentin Tarantino. «Bisogna essere visionari e folli per portare avanti questo progetto – dice Carocci – e non solo per delle valutazioni di tipo economico. Ci siamo dovuti scontrare con la burocrazia e molti altri ostacoli, perché abbiamo l’ossessione di fare tutto nel massimo rispetto della legalità». Il cuore è ancora lì, in quella piazza San Cosimato, che questa estate resterà senza cinema. E’ rimasta anche su quella piazza, dove tutto ebbe inizio, la sede dell’associazione di questi giovani: un piccolo monolocale, al piano terra, dove, giorno e notte, hanno combattuto per far rivivere un sogno di cui sono tutti innamorati.
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