A diciassette anni si lancia sotto il treno, tre ragazzi fotografano tutto

A 17 anni si lancia sotto il treno: tre ragazzi fotografano tutto
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 30 Maggio 2018, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 10:57

Diciassettenne si lancia sui binari davanti all’obiettivo di una macchina fotografica che ha immortalato le istantanee della tragedia. Un dramma che si è consumato in diretta davanti a tre ragazzi che stavano fotografando i treni in transito. La vittima è un 17enne, di origini filippine da tempo residente nelle Marche, a Marina di Montemarciano.
 

 


Poco prima delle 19 è arrivato in stazione. Ha guardato verso destra dove stava sopraggiungendo un treno merci poi a sinistra. Per un istante il suo sguardo si è incrociato con tre ragazzi di Pesaro che stavano facendo foto. Mentre l’obiettivo della macchina era puntata verso il convoglio in arrivo ha ripreso il minore fare un passo oltre la riga gialla e poi lanciarsi. Erano le 18.53. Poco prima il minore era andato dalla fidanzata, di un anno più piccola. 

 

Era in lacrime. Qualcosa lo sconvolgeva ma nessuno sembra aver capito cosa. Sul posto è subito arrivata la Polfer che ha raccolto le testimonianze dei presenti, iniziando dai testimoni. Tre giovani arrivati da Pesaro. «Stavamo aspettando che passasse il treno per fare delle foto – racconta uno di loro – in quel momento abbiamo visto arrivare il ragazzo. Non sapevamo chi fosse. Ha prima guardato verso sud dove stava sopraggiungendo il treno poi si è girato verso di noi. Ha allungato il passo oltre la riga gialla e si è lanciato». I ragazzi hanno riferito alla polizia che nell’altro binario stava transitando un secondo treno e che il 17enne sarebbe stato colpito da entrambi i convogli. Ricostruita la generalità del giovane, è stata poi avvisata la famiglia. I primi ad arrivare la madre insieme al fratello. «Lo hanno spinto, non può essersi buttato da solo», ha urlato in preda al dolore la donna, scettica inizialmente rispetto all’ipotesi che potesse essersi trattato di un suicidio. Tutti gli elementi raccolti dalla polizia lasciano però ritenere che si sia trattato di un gesto volontario, acclarato anche dalle testimonianze e dalle fotografie sequestrate. 

Non scatti improvvisati con il telefono ma fatti con una macchina fotografica che uno dei tre giovani aveva con sé. Sul posto sono poi arrivati gli amici e la fidanzata. Lei ha riferito che lui aveva qualcosa di strano, che lo aveva turbato. La giovane non si dava pace. Ha cercato scavalcare la recinzione per raggiungere il suo amato. È stata subito bloccata. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del 118 e un’auto medica sia per la fidanzata che per la madre di Michele che hanno rifiutato di allontanarsi.
Di supporto una pattuglia dei carabinieri e una volante del Commissariato di Senigallia. I familiari e la fidanzata hanno cercato di ricostruire cosa fosse accaduto nelle ore precedenti. Lui e gli amici frequentavano i giardinetti davanti alla stazione dove si è consumata la tragedia. 

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