LA RICOSTRUZIONE
Durante gli scontri a Gaza, i parenti avevano portato la piccola in ospedale (dove era arrivata già morta) sostenendo che aveva inalato i gas lanciati da Israele. In un primo momento la storia era risultata credibile, ma da successive verifiche effettuate da medici palestinesi era venuto alla luce che la bambina, già malata, era deceduta per altre cause. Oggi, quindi, la decisione definitiva della commissione. Anche perché i "Martiri" hanno diritto a compensi in denaro erogati dall'Autorità Palestinese. Israele ha negato fin dal primo momento qualsiasi coinvolgimento nella morte di Layla.
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