"Crescere tra le righe", dalle fake news ai social network: editoria e big dell'hi-tech a confronto a La Bagnaia

"Crescere tra le righe", dalle fake news ai social network: editoria e big dell'hi-tech a confronto a La Bagnaia
di Andrea Andrei
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Venerdì 25 Maggio 2018, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 08:30

dal nostro inviato

SIENA - «Il nostro errore è stato non accorgerci in tempo di quello che stava accadendo. Siamo stati ottimisti nel realizzare i nostri progetti. Facebook è uno strumento, e ora sappiamo che può essere utilizzato anche per fini malvagi. Dobbiamo collaborare affinché questo non accada più».

 

Il mea culpa di Alex Hardiman, direttore News Products di Facebook, ricalca quello del suo ad, Mark Zuckerberg. Un mea culpa ripetuto sia di fronte al Congresso Usa, sia nella sua audizione al Parlamento Ue. Un mea culpa che mette in luce una situazione quantomeno allarmante, e che aleggia come un fantasma durante la decima edizione del convegno “Crescere tra le righe”, organizzato dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori e che si tiene oggi e domani a Borgo La Bagnaia. Si tratta storicamente di un’occasione di riflessione e di confronto fra rappresentanti dell’editoria e delle aziende, e quest’anno il tema principale di dibattito non può che essere quello delle fake news.

«Il grande rischio è che chi si era candidato a connettere le persone finisca in realtà per contribuire a “disconnettere” la democrazia», ha sottolineato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio, parlando del mondo dei social network, che oggi rappresentano di fatto il medium più utilizzato nel mondo.

E il lavoro, perché questo rischio non si concretizzi, è su parecchi fronti. Perché se da una parte i “giganti” del Web stanno cercando la soluzione negli algoritmi, dall’altra è una questione soprattutto di educazione. Per questo Ceccherini ha annunciato dal palco de La Bagnaia che dal prossimo anno partirà il progetto “A caccia di bufale”, realizzato in collaborazione dall’Osservatorio e Google, con il fine di allenare gli studenti del liceo a distinguere le fake news dai contenuti di qualità. «Da un anno lo stiamo sperimentando nelle scuole - racconta Ceccherini davanti a una platea di 250 ragazzi - e fra poco sarà realtà. Non ci possiamo soltanto affidare a una società di fact checking: ognuno di voi ha una testa e deve imparare a usarla».

Concetti ribaditi da tutti coloro che si sono alternati sul palco per il primo giorno a La Bagnaia, dal vicepresidente di Google News, Richard Gingras, ad Alex Hardiman di Facebook, a Peter Greenberger, direttore Global Content Partnerships di News Twitter. Ma a discuterne c’erano anche il direttore e l’ad del New York Times, Dean Baquet e Mark Thompson, il direttore del Wall Street Journal, Gerard Baker, quello del Washington Post, Martin Baron, oltre all’ad di Time Warner, Jeff Bewkes e al presidente e ad di Exor Nv, John Elkann.

Ma dai direttori di Washington Post e Wall Street Journal arrivano anche dei segnali positivi:
«Le fake news ci sono sempre state ma oggi come in passato si controbattono con la verità», ha detto Baker, e Baron: «Non voglio sminuire la minaccia delle fake news - ha spiegato il direttore del Washington Post - Ma noi non dobbiamo perdere di vista il mezzo principale per sconfiggere le fake news: far emergere sempre la verità. I nostri giornali di alta qualità stanno crescendo perchè i lettori ci ritengono credibili e si rivolgono a noi per avere un'informazione precisa e puntuale. Non esageriamo il panico e facciamo ciò che è giusto per dare sempre un'informazione veritiera».

Domani, nel secondo e ultimo giorno di convegno, si uniranno al dibattito anche i direttori dei principali quotidiani italiani, come Luciano Fontana del «Corriere della Sera», Virman Cusenza de «Il Messaggero», Guido Gentili de «Il Sole 24 Ore», Maurizio Molinari de «La Stampa», Paolo Giacomin del «Quotidiano Nazionale», e Massimo Russo, della Divisione Digitale del Gruppo Gedi.
Presenti anche significative personalità della società civile: dal presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, al maestro Andrea Bocelli, dal presidente della Fondazione Italia-Cina, Cesare Romiti, alla presidente dell«ssociazione Culturale “Attilio Monti”, Marisa Monti Riffeser. A condurre la due giorni è stata scelta una coppia inedita per il palco di Bagnaia la giornalista di Sky Tg24 Stefania Pinna e il vice direttore del “Corriere della Sera”, Massimo Gramellini.

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