Frosinone, convegno sull'ambiente. Laboratorio Scalo:
"Attenzione a polveri ultrafini e radon negli edifici"

Frosinone, convegno sull'ambiente. Laboratorio Scalo: "Attenzione a polveri ultrafini e radon negli edifici"
di Alessandro Redirossi
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 12:45
Massima attenzione sulle polveri ultrafini, anche all'interno degli edifici. Uno dei messaggi che arriva dal convegno "Agenda Onu 2030, 17 goals per migliorare il futuro" per celebrare l'Earth day. Incontro che si è svolto in Provincia e che è stato organizzato dal Comitato civico frusinate "Laboratorio Scalo" in collaborazione con la Fondazione Kambo. Non sono mancati, attraverso il professor Giorgio Buonanno, approndimenti sul tema ambientale più sentito nel capoluogo: i continui sforamenti invernali del livello di polveri sottili stabiliti dalla legge. Frosinone da anni risulta fra i peggiori capoluoghi italiani, superando costantemente i livelli soglia di concentrazione delle polveri pm10. Solo di recente, nel capoluogo, è stato avviato un monitoraggio del particolato più fine (come il pm2,5). Particelle ancor più pericolose. 
"La qualità dell’aria, come noto compromessa dalle attività umane, e la cui concentrazione di polveri produce effetti negativi sulla salute, rappresenta secondo il prof. Giorgio Buonanno, un rischio maggiore se costituita di particelle ultrafini che sfuggono maggiormente ai processi di difesa dell’organismo - sottolinea a fine convegno Anselmo Pizzutelli, presidente di Laboratorio Scalo - In più, numerose ricerche da lui condotte dimostrano che i livelli di inquinamento da “polveri ultrafini” all’interno degli edifici (luoghi dove in genere si soggiorna più a lungo), possono risultare corrispondenti o addirittura più elevati rispetto a quelli riscontrabili in ambienti esterni". Nella relazione del professor Massimo Moroni si è fatta luce anche su un fenomeno spesso snobbato o poco conosciuto: i rischi collegati al Radon. "Altro fattore di allarme per la salubrità degli ambienti indoor - sottolinea Pizzutelli - è stato messo in luce dal Professor Massimo Moroni: il Radon, gas radioattivo inodore e incolore che esalando dal suolo penetra nelle abitazioni attraverso le fondamenta e le murature. Studi scientifici hanno dimostrato che il radon è la seconda causa di tumore polmonare, dopo il fumo. E’ necessaria un’azione di informazione scientificamente corretta su larga scala, la stesura di mappe di rischio e investimenti per azioni di mitigazione là dove il rischio risulti identificato. Anche l’atteggiamento del singolo individuo risulta determinante per limitare l’esposizione alle condizioni di rischio, riducendo la concentrazione con un’adeguata areazione degli ambienti chiusi". A richiedere sempre maggiore attenzione per le tematiche ambientali è interventuto nel corso del convegno anche il Vescovo Ambrogio Spreafico. Il professor Petitta ha invece evidenziato la necessità di puntare al risparmio idrico a tutela dell'ambiente. 
Il professor Raffa ha illustrato nel suo complesso l’Agenda Onu 2030 per la sostenibilità, un programma di azione sottoscritto nel 2015 da 193 paesi che prevede 17 obiettivi (goals) non solo in materia di ambiente ma anche di sviluppo economico ed inclusione sociale. Mentre il professor Masullo ha fatto appello a uno sviluppo razionale della città, con una realtà urbana policentrica, per evitare periferie dormitorio, dove le diversità non si integrano. "La città sostenibile - sottolinea da Laboratorio Scalo Pizzutelli - è il risultato di piani urbani che prevedano piste ciclabili, aree pedonali e di relazione; piani energetici e climatici che definiscano una rete efficiente di servizi alimentati da energie rinnovabili e non inquinanti; piani per la gestione di rifiuti, basata sulla produzione di oggetti riutilizzabili e riconvertibili; piani di riqualificazione urbana dove la partecipazione sociale concorra a trasformare spazi vuoti o degradati in spazi idonei a soddisfare le esigenze della collettività. Questa è la città che l’Agenda 2030 definisce capace di crescere e prosperare".
 
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