Parlando del piano di trasformazione, il manager ha rivelato che TIM ha raggiunto nel primo trimestre 2018 "il 27% degli obiettivi" e che "avremo numeri più interessanti mano a mano che ci addentriamo nel secondo semestre e all'inizio del 2019. Due i messaggi che dobbiamo portare a casa ora: i consistenti risultati del primo trimestre e la trasformazione che sostiene gli obiettivi del nostro piano".
"Vediamo questo piano come sviluppo strategico e continuativo, non stiamo discutendo nessuna variazione, il perimetro M&A verrà definito secondo il piano, se ci saranno nuove opportunità le analizzeremo"."Anche Elliott ha detto non c'è un piano alternativo: il piano del management è l'unico piano ed è su questo che sta lavorando il management e l'intero CdA".
Sulla separazione della rete e un eventuale quotazione della società, Genish ha spiegato che "potremmo muoverci in futuro verso l'IPO ma non vogliamo perdere il controllo, non vogliamo il deconsolidamento dell'asset, è un asset importante".
In merito a Sparkle, invece, l'AD pensa che "sia un asset che non rappresenta il core business per noi: continueremo a considerare un possibile deconsolidamento di questo asset".
Tornando agli asset strategici si è parlato del Brasile, che "non è in vendita in alcun modo". "Un'eventuale M&A in Brasile deve essere valutato con grande attenzione, siamo convinti che TIM Brasil su base stand alone sia un asset interessante, remunerativo, che genera cassa".
Poco mosso il titolo a Piazza Affari: -0,31%.
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