Quel paesino nascosto dove non muore più nessuno

La piccola chiesa di Sant'Andrea a Chiarmacis di Rivignano Teor
di Paola Treppo
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Giovedì 17 Maggio 2018, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 10:31

RIVIGNANO TEOR (Udine) - ​C'è un borgo in Friuli dove non muore più nessuno: è Chiarmacis, a Rivignano Teor, un suggestivo abitato immerso nella placida campagna della Bassa. Un tempo questo paesino era popolato da circa 200 persone; erano perlopiù contadini e lavoravano la terra. 

Poi il cambio degli stili di vita, l'emigrazione e la vendita delle grandi case coloniche in mattone hanno portato a quota zero i residenti. Così, anche la piccola chiesa che è il cuore del borgo, un edificio sacro dedicato a Sant'Andrea Apostolo, ha smesso di essere frequentata. E nel vicino cimitero non è stato più seppellito nessuno. Erano gli anni Ottanta del secolo scorso quando Chiarmacis si è trasformato in abitato fantasma. Solo di recente ha ripreso vita, con l'arrivo di due famiglie: oggi ci vivono una decina di persone. 

​Il borgo, di quelli nascosti, che non ti aspetti, è molto antico. Appartenne in epoca medievale ai Conti di Gorizia e successivamente alla Repubblica di Venezia. Le case rurali, quella padronale e la chiesa, che componevano il piccolo paesino, fino al secondo dopoguerra sono stati di proprietà del conte Pancera. Gli edifici rurali sono rimasti quasi del tutto immutati nel tempo. Qui pare che l'orologio si sia fermato. Così come le campane della chiesetta di Sant'Andrea sulla cui facciata si staglia, da ristrutturare, un antico affresco della Madonna con il Bambino e San Cristoforo. I dipinti risalgono al 1500. 

Scomparso dai documenti 
​Il cimitero annesso alla chiesa, cui si accede percorrendo un vialetto immerso nel verde, non ha sepolture recenti, perché nei decenni di abbandono di Chiarmacis nessuno visse né morì. Tanto che oggi il camposanto non è nemmeno censito. Restano le steli funerarie tipiche del secolo scorso: sottili, eleganti; nessuna pesante pietra tombale. Un cimitero che riporta indietro nel tempo, quando le sepolture venivano fatte accanto alle chiese e non fuori dai paesi. 

Qualcuno, quelle steli, le ha pulite, riportando il bianco panna originale. Altre, grigie e corrose dal tempo, regalano a questo cimitero un fascino sottile, quasi mistico, che induce alla meditazione. Tra le curiosità legate alla chiesetta un dipinto rarissimo, di fatto unico, che raffigura una banca in navigazione sul fiume Stella, l'amato corso d'acqua di risorgiva già noto ai romani, usato in antichità per il traffico delle merci. 
 

 

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