L'inchiesta dei carabinieri è scattata dopo la segnalazione di un collega degli indagati e dopo la denuncia della figlia di un'anziana, insospettita da alcuni lividi trovati sul corpo della madre. A documentare le violenze, i video delle telecamere installate dai militari all'interno della struttura. I sette operatori finiti sotto inchiesta, tutti italiani tra i 40 e i 60 anni, avrebbero sottoposto gli anziani non autosufficienti a botte e umiliazioni. Tre di loro si sono dichiarati pentiti e hanno attribuito il loro comportamento ai turni di lavoro massacranti.
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