Governo, passi avanti sul contratto. Salvini: «Siamo al tratto finale». Di Maio: «Forse domani si chiude»

Salvini al Quirinale
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Martedì 15 Maggio 2018, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 09:00

È durato circa due ore il vertice serale tra M5S e Lega sul tema governo. Il leader dei Cinquestelle ha parlato subito dopo la conclusione del summit: «Il punto nevralgico è il contratto, qui ci sono alcuni temi da chiarire, alcuni punti da dirimere. I nomi vengono dopo. Serve coraggio, non dico di Salvini, ma è il momento del coraggio. Domani forse riusciamo a chiudere il contratto di governo e poi da lì si parte. In 6 giorni stiamo scrivendo il programma di 5 anni». Così il leader del M5s Luigi di Maio lasciando Montecitorio
 



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No all'uscitadall'euro. «Il contratto di governo pubblicato dall'Huffington Post è una versione vecchia che è stata già ampiamente modificata nel corso degli ultimi due incontri del tavolo tecnico. La versione attuale, dunque, non corrisponde a quella pubblicata. Molti contenuti sono radicalmente cambiati. Sull'euro, ad esempio, le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica. La versione pubblicata, dunque, non è fedele a quella attuale». È quanto si legge in una nota congiunta M5S-Lega.

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Salvini: «Siamo al tratto finale». «Siamo al tratto finale: se riusciremo a trovare un punto di equilibrio tra Lega e centrodestra e M5s si parte». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, su Facebook. «Lavoro per vedere fino all'ultimo se ci sarà possibilità di trasformare in fatti i nostri programmi». «Non si sta litigando sui posti, sulle poltrone. Noi stiamo discutendo e lavorando sui temi, sul lavoro, le tasse pensioni. È un cambiamento epocale. Ricordate nei decenni passati la nascita dei governi? Litigi su chi andava agli Esteri, chi agli Interni e chi a quel consiglio di amministrazione». Lo dice Matteo Salvini in diretta Fb. «I 5 Stelle sono interlocutori concreti su questo».




I lavori del tavolo M5S-Lega sul programma di governo proseguono ma le distanze restano. L'eventuale rinuncia a formare il governo o il ricorso al nuovo voto «sarà una scelta presa da entrambi, ci sono alcuni temi su cui siamo lontani ed è chiaro che non possiamo andare a Bruxelles con un governo che rappresenti due idee lontane», ha detto oggi Matteo Salvini confermando le difficoltà della trattativa. «Ma sono le prossime ore quelle in cui decideremo», ha aggiunto il leader della Lega che stasera vedrà di nuovo Di Maio. 

Salvini. «O nasce un governo forte e vuol dire che si raggiunge un'intesa con i Cinque Stelle su tutto o quasi, o se pure, come è possibile, rimangono le distanze, responsabilmente si può dire che ce l'abbiamo messa tutta. E se non siamo in grado di partire, l'unica è dare la parola agli italiani», ha continuato Salvini. «Cerchiamo di vedere fino all'ultimo se c'è un programma forte, ma a Bruxelles qualcuno però ricatta e minaccia», ha proseguito Salvini, riferendosi al monito della Ue che ha chiesto all'Italia di fare attenzione sui migranti e sul debito, sottolineando come, ad esempio, «non si capisce perché dobbiamo continuare ad accogliere mezzo mondo».

Intanto il Quirinale precisa che nessun «veto o diniego sul professor Sapelli» è venuto dal presideente della Repubblica Sergio Mattarella, perché «nessuno, né prima né durante le consultazioni, gli ha mai proposto, direttamente o indirettamente, il suo nome». «M5s e Lega non possono più perdere tempo e devono dismettere la campagna elettorale permanente, per dire chiaramente se la loro ipotesi di governo è fallita», dice il reggente del Pd Maurizio Martina in conferenza stampa al Nazareno. E il capogruppo Dem alla Camera Graziano Delrio aggiunge: «Auspichiamo, se si continua a perdere tempo, che i partiti riconsiderino la proposta del presidente della Repubblica, che è l'unica seria sul tavolo».

Taglio delle pensioni d'oro. Nel contratto «ci sarà il carcere per gli evasori e siamo riusciti a ottenere il taglio delle pensioni d'oro, che le opere pubbliche non costino più il doppio o il triplo», ha detto il capo politico M5S in un video su Facebook.





Di Maio. «Chi ha coraggio ci dia una mano e se riusciamo allora è la grande occasione per il cambiamento. I presupposti ci sono? Dipende, ma se ci riusciamo sarà una bomba», ha affermato ancora il capo politico M5S. «C'è un momento per la paura e uno per il coraggio. Questo è il momento del coraggio di andare fino in fondo», spiega Di Maio. «Nel fine settimane ci vedremo nelle piazze con i gazebo e illustreremo il contratto», ha aggiunto.

«Vedo tante persone che ironizzano su questo contratto, se ne facciano una ragione, per noi è una cosa seria, è il perno di questo governo. Noi abbiamo quasi concluso questo lavoro in 6 giorni, in Germania ci hanno messo 6 mesi. Noi proponiamo il contratto perché nei programmi i partiti hanno sempre scritto tante cose e poi non ne hanno realizzate», ha proseguito Di Maio. «Nella nostra storia abbiamo proposto un contratto non un'alleanza, perché delle altre forze politiche non ci siamo mai fidati», ha continuato. «È il momento di capire se vogliamo andar fino in fondo. Il M5s c'è», ha aggiunto.
 

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