Tra pochi giorni (il 25 maggio) entrerà in vigore il nuovo Regolamento Europeo per a Protezione dei Dati, il Gdpr, che prevede l'adeguamento per tutti i sociali, WhatsApp incluso. L'articolo 8, in particolare, dispone alcune misure per l'accesso ai servizi e recita: “se il minore ha meno di 16 anni, il trattamento dei dati sarà lecito solo se e nella misura in cui il consenso è dato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale sul minore”. Dunque il compito della verifica è affidato al “genitore che deve compiere ogni ragionevole sforzo”. E questo è ragionevole. Ma allora, sarebbe più concreto ed efficiente, chiedere al numero del minore, l'abbinamento di una sim che realmente appartiene ad un genitore. Si eviterebbe la domanda farsa e migliaia di risposte fasulle.
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