L’uomo è finito alla sbarra dopo la denuncia presentata da un operaio il 31 agosto 2012 che avrebbe ricevuto telefonate e sms di minacce dopo aver avuto un incidente in un cantiere. «Se parli, ti getto dalla finestra dell’ospedale», gli avrebbe detto. Imputati anche una donna, intestataria della ditta, per falso e altri due collaboratori.
«Io ero il direttore dei lavori - ha spiegato in aula l'imputato - e il responsabile per la sicurezza nel cantiere e non sapevo nemmeno che i lavori fossero già iniziati. Per me dovevano partire più tardi, stavo aspettando i documenti. Invece la struttura era già avviata, c’era già il primo solaio e dell’incidente ho saputo solo quando mi è arrivato l’avviso di garanzia».
In aula anche il perito Tiziana Agnitelli, chiamata dalla difesa della donna - avvocati Roberto e Francesco Massatani - per analizzare alcuni documenti che portano la sua firma. «Escludo che la firma nei due documenti rilasciati sia autografa – ha detto il perito -. Non sono sue sicuramente, sono diverse si differenziano nei movimenti grafici».
Prossima udienza il 15 ottobre.
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