Il primo nella scaletta è il cantante dell’Ucraina, Mélovin, che esce da una bara come Dracula per cantare "Under the ladder", tra le fiamme della scenografia. Poi è il turno degli spagnoli, in coppia Alfred & Amaia, per la romantica "Tu canción", che cantano nella loro lingua. La terza a cantare è Lea Sirk per la Slovenia, tra dance e hip-hop. Poi è il turno della Lituania, con Ieva Zasimauskaitė, che dedica "When we're old" al suo compagno, presente sul palco insieme a lei. Dall’Austria il sound pop di Cesar Sampson, con "Nobody but you”. Con un abito da 65.000 euro, illuminato da proiezioni speciali, la potenza vocale dell’Estonia con Elina Netšajeva che canta “La forza". Ballabile e orecchiabile alla Justine Timberlake, è lo stile del norvegese Alexander Rybak con "That's how you write a song".
Altra colorazione rosa di capelli (va di moda tra gli artisti dell’Eurovision) per Claudia Pascoal e Isaura, che giocano in casa con la loro "O jardim". Dal Regno Unito, Surie, anche lei capelli rosati, con il dance-pop di Storm che infiamma la platea dell’arena, mentre accada un fuori programma. Qualcuno sale sul palco e le ruba il microfono, ma viene fermato in pochi secondi e lo show prosegue.
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