Il Castello di Santa Severa si accende: il progetto di illuminazione artistica di Acea e Regione Lazio

Il Castello di Santa Severa si accende: il progetto di illuminazione artistica di Acea e Regione Lazio
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Venerdì 11 Maggio 2018, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 18:59

Il Castello di Santa Severa si illumina con 94 apparecchi lineari e proiettori con tecnologia LED di ultima generazione. Il progetto è firmato Acea, attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia.

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La società ha deciso di vestire di nuova luce il castello, recentemente riportato a nuova vita grazie a un intervento di riqualificazione effettuato dalla Regione Lazio, valorizzandone, grazie all’uso sapiente dell’illuminazione, gli elementi caratteristici, come la torre saracena, il prospetto fronte mare, il prospetto lato arenile, la torre angolare, il prospetto posteriore, oltre all’area archeologica interna alla corte.

Complessivamente saranno utilizzati 94 apparecchi lineari e proiettori con tecnologia LED di ultima generazione per una potenza totale di quasi 3.000 watt, in grado di valorizzare i colori dei materiali della struttura muraria. L’illuminazione si sviluppa prevalentemente per radenza, quindi dal basso verso l’alto per i prospetti esterni, mentre per evidenziare la parte interna del castello sono stati scelti i proiettori. Gli apparecchi di illuminazione sono stati posizionati in modo da non alterare la percezione del complesso architettonico.

Questa realizzazione rappresenta il primo intervento del Gruppo Acea in Art Bonus in collaborazione con la Regione Lazio. La formula prevede incentivi in favore di enti che decidono di effettuare erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo, con un focus particolare sulla manutenzione, la protezione e il restauro di beni culturali pubblici.

Acea dunque con questo progetto ha scelto di vestire i panni del mecenate con l’obiettivo di valorizzare un vero e proprio gioiello storico e architettonico con pochi eguali nel Lazio, che fino ad oggi era rimasto nell’ombra.

L’illuminazione artistica rientra in un più ampio progetto di potenziamento dell’offerta del Castello, riaperto in maniera permanente nella primavera 2017 dalla Regione Lazio, anche grazie all'intesa con MIBACT e Comune di Santa Marinella che, dal 25 aprile scorso, ha permesso pure l’apertura di un ostello con 42 posti letto.

L’Ostello, le nuove aree adibite a museo, ideate dallo studio dell'architetto Carlo Lococo, e dirette da Flavio Enei, insieme all’Innovation Lab, portano a compimento la seconda fase del progetto che punta quindi a consolidare il ruolo del Castello come polo culturale di riferimento per cittadini e turisti di tutte le età.

Grazie al progetto di illuminazione di Acea sarà possibile ampliare la fruizione del complesso: nei mesi di luglio e agosto, infatti, il Castello sarà aperto tutti i giorni dalle 16 alle 23, permettendo così anche visite serali.
Il Castello, la cui gestione è stata affidata alla società regionale LAZIOcrea, è stato meta, dal 25 aprile scorso, di oltre 3mila ingressi nell’area museali.

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