Macerata, via al processo a Traini, l'uomo che sparò a 17 immigrati per vendicare Pamela

Macerata, via al processo a Traini, l'uomo che sparò a 17 immigrati per vendicare Pamela
di Rosalba Emiliozzi
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Mercoledì 9 Maggio 2018, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 15:26

È iniziato il processo a Luca Traini, il 28enne di Macerata che il 3 febbraio scorso sparò contro sei immigrati di colore per vendicare, disse poi, l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18 enne romana uccisa e fatta a pezzi da un gruppo di nigeriani a Macerata quattro giorni prima della sparatoria. 

L'imputatoi ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato. Il 28enne di Tolentino è accusato di strage aggravata dall'odio razziale, sei tentati omicidi, porto abusivo d'armi e danneggiamento. L'imputato, assistito dall'avvoccato Giancarlo Giulianelli, è presente in aula. Otto i migranti che chiedono un risarcimento a Traini nel processo: Fadera Omar, Wilson Kofi, Festus Omagbon, Aymere Innocent, Makan Djabi, Mohammad Toure, Jennifer Otioto. Gideon Azeke. Parti civili anche il Pd nazionale, il Pd di Macerata, l'Acsim (associazione centro servizi per migranti), il Comune di Macerata e due privati.

Due delle vittime sono davanti al tribunale di Macerata hanno raccontato l’orrore di quella mattina in via dei Velini, si tratta di due richiedenti asilo provenienti dal Mali. Mohammado Toure, 22 anni, non parla una parola di italiano ma mostra la ferita all’addome, a parlare in francese è Mokan Diaby 24 anni che racconta il momento in cui ha incrociato Traini, la pistola puntata addosso, gli spari, il sangue.

 

 

Il procuratore Giovanni Giorgio ha contestato all'imputato la nuova fattispecie di 'propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa'. Il reato è previsto dal nuovo art. 604 bis del codice penale introdotto contestualmente alla recente abrogazione dell'art. 3 della Legge Mancino che prevedeva l'aggravante dei reati per motivi d'odio razziale. 

Dpo essersi riunita in camera di consiglio, la Corte di Assise di Macerata non ha ammesso come parti civili il Pd nazionale (ma è ammesso il Pd locale, che aveva avuto un vetrina danneggiata dai proiettili) e l'Acsim, un'associazione che fornisce servizi ai migranti. L'avvocato Delle Fave, che assiste Jennifer, l'unica ragazza rimasta ferita nella sparatoria, ha chiesto il sequestro conservativo di beni fino all'ammontare della cifra richiesta per il risarcimento danni: 750 mila euro.


Luca Traini, 28 enne dai mille lavori (ha fatto il buttafuori, il fabbro e anche la “sentinella” nelle zone terremotate), candidato della Lega con zero preferenze è diventato da un paio di anni estremista di destra, è imputato di strage, tentato omicidio e lesioni, accuse aggravate dell’odio razziale.

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