Altre tempeste sui Cavalieri di Malta, tribunale tedesco accusa di falsa testimonianza il Gran Cancelliere

Altre tempeste sui Cavalieri di Malta, tribunale tedesco accusa di falsa testimonianza il Gran Cancelliere
di Franca Giansoldati
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Martedì 8 Maggio 2018, 20:44
Città del Vaticano La saga a puntate della guerra intestina dei nobili cavalieri di Malta continua. I colpi bassi non mancano. Era da dire che l’elezione del Gran Maestro, avvenuta la scorsa settimana sotto l’egida del Papa subito seguita dal pellegrinaggio collettivo a Lourdes per prestare servizio ai malati, non sarebbe bastata a placare le correnti interne che chiedono giustizia. Già, perché dopo il voto e l’arrivo del nuovo Gran Maestro, nella persona del nobiluomo italiano Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, un mite e colto studioso che ha fatto voto di castità, povertà e obbedienza entrando nell’ordine cavalleresco più antico agli inizi degli anni Novanta, la minoranza che si oppone da tempo alla egemonia tedesca chiede la testa dell'attuale Gran Cancelliere, il barone Von Boeselager.

Il motivo di un passo tanto drastico risiede in una sentenza emessa da un tribunale tedesco che lo vede colpevole di falsa testimonianza per avere mentito reiteratamente su una complessa vicenda interna riguardante l’autorizzazione alla distribuzione di profilattici da parte di una delle organizzazioni umanitarie - il Malteser - impegnate in zone di guerra. A trascinare davanti al giudice il barone tedesco Boeselager – al quale sostanzialmente si deve la congiura di palazzo che ha fatto rotolare la testa del precedente Gran Maestro, l’inglese Matthew Festing, con l’avallo del Vaticano – è stata una agenzia giornalistica austriaca – Kath.net -  decisa a difendersi dalle accuse e dimostrare la verità e cioè che il nobiluomo tedesco era perfettamente a conoscenza che i profilattici venivano distribuiti nonostante il divieto preciso da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, visto che si tratta di un aspetto contrario alle indicazioni del Magistero.

«Noi non possiamo mantenere in carica un Gran Cancelliere che ha mentito secondo quanto ha affermato un tribunale civile tedesco. Deve quindi dimettersi» si legge in una mail interna, inviata a tutti i membri dell’Ordine. Da questo ha preso quota la domanda di dimissioni. Sul tavolo del nuovo Gran Maestro c’è un fascicolo di lamentele e richieste che lo aspetta contro il Gran Cancelliere che gode del sostegno del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e dell'influente fratello Georg von Boeselager, uno dei membri laici dello Ior al consiglio di sovrintendenza e anche capo dei superisori della Merck Finck & Privatbankiers AG di Monaco di Baviera. Insomma, la saga procede in attesa di capire come andrà a finire.
 
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