Emma Marrone: «Non so dire le bugie, anche quando dovrei»

Emma Marrone: «Non so dire le bugie, anche quando dovrei»
di Andrea Scarpa
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Domenica 6 Maggio 2018, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 08:57

Una settimana fa ad Amici, su Canale 5, ha fatto quello che nel suo ambiente, quando si parla di risultati concreti, quasi nessuno fa. Ha detto la verità: il suo ultimo disco, Essere qui, non ha venduto quanto lei e i suoi discografici si aspettavano (uscito il 24 gennaio, si è fermato a 25 mila copie). Dopo una manciata di esibizioni, due settimane fa, in Giappone e Stati Uniti, Emma Marrone, 33 anni, il 16 maggio darà il via dal Palalottomatica di Roma al nuovo tour. 

Bilancio negativo?
«No. Ho fatto il disco più importante della mia carriera, ma i risultati per ora non sono esaltanti. Sono sicura che andrà meglio con il tempo».

Dal vivo ci saranno sorprese?
«Tante. Posso dire per ora che tornerò a suonare la chitarra».

Perché si è presa due anni per realizzare questo album?
«Volevo fermarmi. Di solito ascolto tutto e tutti. Ma avevo dimenticato di ascoltare me stessa. In quasi dieci anni di carriera, per amore e passione, sono stata risucchiata».

In passato si è raccontata come una ragazza insicura, fragile, paranoica: a che punto è adesso?
«Sono sempre così, ma fortunatamente ho imparato a gestirmi meglio. E poi insicurezza, fragilità e paranoia mi portano a non essere stronza».

La paranoia più frequente qual è?
«Ho paura delle malattie. Sono ipocondriaca».

Dopo le operazioni?
«Sì. Dal 2009 mi sono sottoposta a due interventi per un tumore all’utero. Da allora faccio sempre analisi. E poi spesso ho paura di non essere all’altezza e sbagliare sempre qualcosa».

Dopo quasi dieci anni di carriera pensa di aver raccolto il giusto?
«Ho dato tanto e ho ricevuto tanto. Non posso proprio lamentarmi».

Deve in qualche modo ancora emanciparsi per essere partita nel 2010 da “Amici”? Gli snob arricciano sempre il naso.
«Lo so. Ma sono tranquillissima: rifarei Amici altre cento volte. Altrimenti adesso farei la commessa sottopagata. A me è andata di lusso nella vita. Amici comunque non è una garanzia, è un punto di partenza. E io se ho fatto un po’ di strada è solo perché non mi sono mai accontentata, sono costantemente insoddisfatta e ho sempre fame di tutto».

Il pensiero fisso qual è?
«La musica. È una specie di virus che non mi fa vivere mai in maniera normale: a volte sono in cielo, altre sottoterra. Senza queste emozioni, però, mi annoierei da morire».

Oggi come si definirebbe?
«Rispettosa ed educata. Mi piace l’ordine ma anche la confusione. Ho bisogno di tutto e il suo contrario. Sono anche una brava cittadina».

Il 4 marzo ha votato?
«No. Avevo impegni di lavoro. E poi ultimamente faccio un po’ fatica».

Lei è pugliese. Il Sud a cinque stelle come lo vede?
«Mah! Io credo nelle persone. Spero che arrivi qualcuno diverso dai soliti pagliacci e inizi a risolvere davvero i problemi». 

Il tema è più attuale che mai: è stata mai molestata?
«No. Ci vuole coraggio con me, ho il destro sempre pronto. Comunque tutto quello che è successo, in Italia e nel mondo, in termini di consapevolezza, ribellione e cambiamento, mi è piaciuto. Basta con lo squallore e lo strapotere maschilista».

Nel suo mondo lo ha mai subito?
«Nel mio ambiente bisogna mantenere alta la guardia per non essere sopraffatte, ma non mi piace generalizzare. Ho incontrato uomini meravigliosi e donne stronze, e viceversa».

È ancora single?
«Sì».

È una ragazza da un’avventura di una notte?
«Faccio come tante altre donne single. Se ho voglia, perché no?».

A un figlio pensa mai?
«Certo». 

Anche senza un compagno?
«Se non dovessi trovarlo, userei tutto quello che la scienza può offrire».

Il desiderio in cima alla lista?
«Vasco Rossi. Mi piacerebbe fare qualcosa con lui. Non solo una canzone, anche solo prendere un caffè. Non l’ho mai incontrato».

È vero che anche lei vuole scrivere un libro?
«Temo di sì. Ho un’idea che mi frulla per la testa».

E uno show in tv tutto suo lo farebbe?
«Certo.

Farei venire fuori la comica che è in me. Ma non è che ci si sveglia la mattina e si diventa Fiorello. O Virginia Raffaele».

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