A Siena il Movimento 5 stelle non corre

Veleni toscani
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Sabato 5 Maggio 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 18:12
In Toscana il Movimento vive ore difficili. Se a Pisa è stata sciolta la riserva sul candidato sindaco a Siena ancora no. E sarebbe clamoroso che nella città del Monte Paschi dove si sono concentrate tante battaglie grilline non corresse nessuno. Ma al momento, da quanto trapela, i vertici preferibbero saltare un turno alle amministrative che candidare una squadra che non approvano al 110%.
A Pisa erano in lizza due liste, e alla fine l'ha spuntata l'avvocato Gabriele Amore, che ha prevalso rispetto a Giulio Lisanti, giovane ingegnere aerospaziale. Era stato nei mesi scorsi Luigi Di Maio, durante una sua visita a Livorno per la campagna elettorale delle politiche, a riservare l'endorsement più significativo in favore di Amore definendolo «un ottimo candidato sindaco». Poi le divisioni locali avevano provocato uno stallo di molte settimane sciolto solo oggi con l'annuncio sul sito ufficiale del M5S che «certifica» la candidatura dell'avvocato pisano, indicato dal meetup storico dei militanti. Novità: nessun candidato sindaco in tutta Italia ha comunque dovuto superare lo scoglio del voto online  sulla piattaforma Rousseau. Ora i grillini pisani lavoreranno per comporre una lista che sia il più possibile «unitaria», ovvero che tenga conto delle due diverse anime locali del movimento.

A Siena i militanti erano andati allo scontro diretto con i vertici segnalando come inopportuna la candidatura all'uninominale di Salvatore Caiata che a Siena era stato il coordinatore del Pdl e che poi si è scoperto coinvolto in un'inchiesta per riciclaggio.
Ora che gli attivisti hanno scelto il loro candidato sindaco, Luca Furiozzi, la certificazione della lista non arriva. Pesa il veto del ras grillino Giacomo Giannarelli, consigliere regionale, e di  Alfonso Bonafede, responsabile enti locali el centro per il M5S nonché fedelissimo di Di Maio.


«Ancora in trepidante attesa della certificazione della lista del MoVimento Siena 5 Stelle. Mancano davvero pochi giorni al termine ultimo per la presentazione, che deve essere correlata da oltre 200 firme di sottoscrizione: se non ci saranno i tempi per la raccolta delle firme, tutto il lavoro fatto fino ad ora sarà vanificato in un attimo», scrive Michele Pinassi uno di quei militanti senesi che aveva avuto l'ardire di dire ai vertici «Su Caiata avevamo ragione noi».
«Non vi nego un senso di impotenza e vaga delusione. Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e non sappiamo se è solo un banale ritardo nell'elaborazione delle pratiche o volontà precisa di non certificarci. Ed è forse questo ciò che più di deprime: 27 cittadini senesi si sono messi a disposizione per un obiettivo, quello di portare le 5 stelle a Siena. E lo hanno fatto in maniera totalmente disinteressata, gratuita (anzi, abbiamo tutti contribuito di tasca nostra alle spese...), in una bellissima esperienza di volontariato "politico".», dice ancora Pinassi. E Il Movimento a Siena rischia di stare fermo un turno, ovvero cinque lunghissimi anni.   
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