ESPLICITO
Ecco perché La Mélodie ha un titolo così esplicito, senza essere un musicarello. Ed ecco perché un divo francese d'origine cabila, cioè algerina, Kad Merad (protagonista comico di Giù al nord), accetta il ruolo di un violinista che, in un momento difficile, va a insegnare a ragazzini non meno difficili lo strumento della sua vita. Manca a La Mélodie l'originalità: è infatti il rifacimento parigino della Musica del cuore di Wes Craven (Mostra di Venezia, 1999), con Meryl Streep, ambientato in una scuola newyorkese. Meno brutto, certo, La Mélodie lascia trasparire però di essere anche questo un film a tesi alla maniera americana, secondo il principio che chiunque, se vuole, trova la via del riscatto sociale.
Più triste che malinconico, La Mélodie non cambierà le banlieue, ma si lascia vedere, soprattutto perché Kad Merad è più sobrio e meno fasulla di quando fosse Meryl Streep. Si spiega così perché anche La Mélodie abbia avuto l'anno scorso un posto alla Mostra di Venezia: potenza del violino.
La Mélodie
Commedia, 102'
Voto: 2,5/5
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