UNA FIGURA PROFESSIONALE
«La figura esiste già in altri paesi europei e negli Usa esordisce Anna ma è equiparata a quella di una prostituta. In Italia si vuole scavalcare questo concetto formando figure professionali pronte ad educare i disabili alla corporeità e all'affettività. Non si pensa ad un rapporto completo, il limite massimo imposto è la masturbazione. Un disabile fisico viene continuamente toccato per ogni bisogno fisico, escludere solo l'area genitale per questioni etiche è ipocrisia anche perché in alcuni casi la sensibilità comporta una funzione sessuale diversa».
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