Ostia, il nipote di Terenzio Fasciani gambizzato in pizzeria, scatta un arresto

Ostia, il nipote di Terenzio Fasciani gambizzato in pizzeria, scatta un arresto
di Mirko Polisano
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Giovedì 3 Maggio 2018, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 11:39

È stato arrestato il responsabile dell’agguato in pizzeria avvenuto a Ostia la sera del 23 novembre scorso. Nel locale “Disco Giro Pizza” di via delle Canarie erano rimasti a terra due uomini, Alessandro Bruno, 55 anni, incensurato, padre di Sara, la titolare della pizzeria e un pizzaiolo, Alessio Ferreri, nipote di Terenzio Fasciani fratello del boss don Carmine. Bruno e Ferreri furono gambizzati da un sicario arrivato a bordo di uno scooter.

Dopo mesi di indagine, è stato identificato l’uomo che ha sparato: si tratta di Michele Cirillo, 39enne pregiudicato con un passato di furti e rapine alle spalle. L’uomo salì agli onori delle cronache in passato anche per aver violato un posto di blocco non fermandosi all’alt e dando vita a un inseguimento con spari e feriti. 

Nelle prime ore di questa mattina, gli uomini  della Squadra Mobile di Roma e del commissariato di Ostia hanno  dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta della DDA di Roma, a carico del pregiudicato  romano di 39 anni, residente in via Umberto Cagni e responsabile di duplice tentato omicidio, aggravato dalle modalità mafiose. Resta da capire il perché di quell’ennesimo avvertimento  lanciato sul litorale, dove continuano a incrociarsi  più livelli di malavita, dalle bande di strada alle famiglie con la F maiuscola, quelle che stringono patti direttamente con i grossisti del narcotraffico mondiale. E dove clan e mafia vanno a braccetto. A gestire la piazza i soliti nomi, quelli dei Fasciani e degli Spada. Ma c’è anche chi vuole tentare la scalata come le famiglie sudamericane di cileni e peruviano che provano a fare il salto di qualità sulla mala del mare di Roma.  Quello di novembre in pizzeria, seguito poi dagli spari alle case degli Spada, resta comunque un regolamento di conti “vecchio stile”, arrivato come una sfida in una Ostia blindata come non mai dopo la testata di Roberto Spada al giornalista della troupe Rai di Nemo  Daniele Piervincenzi.

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