L'annuncio della morte del piccolo Alfie Evans è arrivato stamani dai genitori, i giovanissimi Tom e Kate, che hanno voluto condividere su Facebook il dolore per la perdita del figlio di 23 mesi, colpito da una grave quanto ignota patologia neurodegenerativa.
Alfie è stato protagonista di una battaglia tra gli operatori sanitari inglesi che volevano "staccare la spina" del
respiratore e un vasto movimento che ha supportato i genitori nella richiesta di mantenerlo in vita. Alla fine, la sera del 23 aprile, i medici dell'Alder Hey Hospital di Liverpool hanno ottenuto l'autorizzazione della giustizia britannica a staccare la spina. Alfie ha continuato a respirare nel suo lettino, fra la braccia di mamma Kate, anche senza l'ausilio del ventilatore meccanico. L'Italia aveva concesso la cittadinanza perché venisse curato dall'ospedale Bambin Gesù di Roma o al Gaslini di Genova, ma la Corte d'Appello è stata irremovibile e ha respinto la richiesta dei genitori. In queste ore si attendeva la decisione dei medici che dovevano autorizzare il trasferimento del bimbo a casa per garantirgli comfort e dignità. Ma Alfie si è arreso.
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