Gasdotto Tap, sequestro nell'area cantiere dove sono stati espiantati 448 ulivi

Gasdotto Tap, sequestro nell'area cantiere dove sono stati espiantati 448 ulivi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Aprile 2018, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:29
Per violazione della prescrizione contenute nella Valutazione di impatto ambientale (Via), la Procura di Lecce ha sottoposto a sequestro probatorio il nuovo cantiere del gasdotto Tap chiamato cluster 5 in località Le Paesane a Melendugno da dove sono stati appena espiantati 448 ulivi per consentire la costruzione del microtunnel del gasdotto. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri del Noe e Forestali che hanno svolto accertamenti sulla base di esposto presentato nei giorni scorsi da alcuni parlamentari. 

La Trans Adriatic Pipeline (Tap) è una società costituita per la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione dell'infrastruttura per il trasporto del gas dalla zona di confine tra Grecia e Turchia al Sud Italia.

È di circa 60 ettari l'area nella quale ricade il nuovo cantiere Tap sequestrata dalla Procura di Lecce. Quattro dei 60
ettari sequestrati sono aree in possesso di Tap, già recintate per effettuare i lavori di scavo per il microtunnel del gasdotto e da dove sono stati espiantati 445 ulivi e abbattuti altri tre perché affetti da xylella. Le piante sono state già invasate e portate, nella giornata di ieri, in un'area vicina, ovvero nella parte terminale del cluster 4, recintata anch'essa e posta sotto sequestro. Nei 60 ettari sequestrati ricade anche parte della stessa azienda agricola Le Paesane per l'impossibilità di distinguere catastalmente le aree in possesso di Tap dalle restanti. 

Il cantiere 'cluster 5' finito oggi sotto sequestro fa parte di un più ampio tracciato (8,2 chilometri di lunghezza con una fascia di circa 30 metri di larghezza a cavallo del futuro tubo) che dal cantiere di San Basilio, dove l'espianto degli ulivi è terminato lo scorso anno e dove sorgerà il microtunnel del gasdotto, porta alla Masseria del Capitano, dove sarà costruito il terminale di ricezione dell'impianto. In questo budello, dove è prevista la costruzione della pipeline, dovranno essere successivamente estirpati e messi a dimora (in aree protette ai margini dell'area di lavoro) oltre 1.800 ulivi. Il 'cluster' 5 è ad un paio di km dal cantiere del microtunnel di San Basilio e a circa sei km da Masseria del Capitano.

«Tap, nella convinzione di aver operato nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia e delle autorizzazioni ricevute, ribadisce l'assoluta fiducia nella magistratura e fornirà tempestivamente alla Procura tutti i chiarimenti necessari volti ad ottenere il dissequestro dell'area». È quanto scrive Trans Adriatic Pipeline (Tap), la società che costruisce il gasdotto, in una nota dopo il sequestro del cantiere.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA