Galle, perla del sud dello Sri Lanka: regno del cricket e dei tessuti pregiati

Galle, perla del sud dello Sri Lanka: regno del cricket e dei tessuti pregiati
di Francesca Spanò
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Sabato 5 Maggio 2018, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 19:15

Si respira un’atmosfera di serenità e gioia, in Sri Lanka. Al di là della povertà presente, delle strade sterrate che spesso rendono estenuanti gli spostamenti, del ricordo dello tsunami che nel 2004 ha devastato anche quest’isola e di un passato di guerra civile separatista, durata 37 anni. E Galle ne rappresenta la perla del sud, la città coloniale di portoghesi e olandesi che, come un monile prezioso, emana una luce unica a ogni ora, soprattutto all’alba e al tramonto. Quando il giorno inizia o il sole si prepara a sparire sull'acqua, l’orizzonte brilla intensamente regalando al mare sfumature argentate e ai tetti delle case circondate dal verde, tutte le gradazioni del bianco.
 

 

I pescatori “sospesi” e il gioco del cricket
 
Chi osserva un’immagine dell’ex Ceylon, la patria del tè e delle spezie, ne riconosce uno dei suoi simboli più noti: i pescatori appollaiati sulle travi nella battigia dell’Oceano Indiano. Sembrano quasi sospesi tra terra e aria, con lo sguardo perso all’orizzonte nella paziente attesa di portare a casa del pescato fresco. Si incontrano anche vicino Galle, nelle limitrofe spiagge e la loro silhouette diventa ancora più suggestiva al crepuscolo, prima che scendano dal loro iconico strumento di lavoro per tornare in famiglia per la cena. La città è pure questo, nel micromondo riscoperto dal turismo di recente e ancora carico di tradizioni ben radicate e affascinanti. Perdersi nelle sue stradine è un mix di profumi, colori e immagini che resteranno a lungo nella mente, come tutto ciò che un viaggio del genere può regalare. Un balsamo curativo per l’anima stressata in un Paese dalla forte connotazione spirituale che si infervora di fronte a una partita dello sport nazionale: il cricket. Nel frattempo, mentre la colonnina di mercurio continua inesorabilmente a salire, scultori riproducono animali e immagini sacre nel legno a ogni angolo della strada, mentre inaspettatamente come un miraggio compaiono negozi di stoffe pregiate e bijoux e non resta che arrendersi allo shopping compulsivo.
 
Un acquisto tra le rovine coloniali
 
Dal caos degli agglomerati più grandi ai silenzi delle piantagioni di tè e delle valli montuose: lo Sri Lanka è un’oasi di colori e contrasti e Galle è incastonata sulla sua costa sud-ovest. Tra il dedalo di strette stradine del centro storico sembra quasi di uscire fuori dall’Asia, se non fosse per qualche piccolo altare buddhista carico di offerte che riporta la mente all’isola australe in cui si è scelto di giungere. Più ordinata e pulita di gran parte delle località vicine, non è solo un trionfo di vie pedonali, ma ai lati si mostrano bellissimi edifici coloniali olandesi ormai in decadenza. Se da un angolo della strada è l’architettura a farla da padrone, dall’altro lato si contrappongono ristoranti etnici dai mille profumi invitanti, boutique di sari e centri di meditazione e yoga. Il mercato, poi, non va dimenticato con i banchi che espongono frutti tropicali e verdura fresca per uno spuntino frugale. Alla fine non si può non scegliere una stoffa di seta per avvolgere il corpo in un delizioso sari e abbinare una collana di pietre dure a impreziosire la mise.
 
Una storia speciale
 
Quando si arriva da queste parti sembra di essere altrove: cambia lo stile e l’atmosfera e il motivo è ben preciso ed è legato al suo passato. Nel XVI secolo una flotta portoghese sbagliò rotta e per caso scoprì l’importanza strategica di Galle. Un caso fortuito cambiò le sorti e l’aspetto di un sonnolento luogo che il mondo non conosceva. Approdata sulle sue coste, si insediò in loco e ne costruì un forte per proteggersi dagli attacchi esterni. Nel tempo gli stessi portoghesi iniziarono a rafforzare la costruzione con mura e bastioni, ma la loro sicurezza vacillò del tutto con l’arrivo degli olandesi che li fecero capitolare. Ben presto trasformarono questo nel principale porto dello Sri Lanka, scalzato solo tempo dopo dalla capitale Colombo. Le vie interne e il Forte di Galle sono oggi Patrimonio Unesco e gli occhi notano ovunque chiese, moschee e templi meravigliosamente conservati. Il quartiere del porto e la città vecchia, sono circondati dalle mura olandesi. Durante la visita si può decidere di partire dal Forte per poi proseguire verso il National Maritime Museum. Se è vero che qui si trovano hotel stupendi ospitati dentro antiche dimore coloniali, vale la pena di fermarsi al Galle Fort Hotel. Raggiungendo Queens Street, invece, si nota l’antica casa del governatore olandese. Notevoli infine la torre dell’orologio e la Meera Mosque, con la sua struttura bianca e risalente a trecento anni fa.
 
I dintorni
 
Appena fuori Galle, molto apprezzate sono le spiagge e le località balneari come Unawatuna, Koggala o Mirissa.
 
 
 

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