World Press Photo 2018 sbarca a Roma: la mostra al Palazzo delle Esposizioni

World Press Photo 2018 sbarca a Roma: la mostra al Palazzo delle Esposizioni
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 26 Aprile 2018, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 03:21

Un’intera parete dedicata agli scatti fotografici del romano Fausto Podavini, che vince la categoria “Progetti a lungo termine” con 30 immagini sulle trasformazioni in atto nella Valle dell'Omo in Etiopia, sempre più fragile a seguito della costruzione della diga Gibe III. Ma anche il ritratto del siciliano Alessio Mamo dedicato a Manal, una bimba di 11 anni con il volto coperto da una maschera, per gli sfregi causati dall’esplosione di un missile a Kirkuk, in Iraq.

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E poi la serie firmata da Francesco Pistilli, fotogiornalista di Sulmona ma romano d’adozione, che pone l’attenzione sulla chiusura della rotta balcanica verso l'Unione europea, immortalando le condizioni estreme dei rifugiati durante il gelido inverno serbo dello scorso anno. Sono crude, ma mai sensazionalistiche, potenti, veritiere e sempre composte - e molte “parlano italiano” - le istantanee che raccontano il “World Press Photo 2018”, arrivate a Roma per una prima nazionale che da domani, venerdì 27 aprile e fino a domenica 27 maggio, sarà protagonista al Palazzo delle Esposizioni. Al centro di una narrazione per immagini pronta a fare il giro del mondo tra cento località e 55 Paesi, c’è il meglio del 61esimo concorso internazionale di fotogiornalismo che ha fatto conoscere, da dietro l’obiettivo ma da dentro i fatti, la storia del 2017.

Tra le opere in mostra, grande protagonista la foto dell’anno, “Venezuela crisis” di Ronaldo Schemidt (Caracas, 1971) dell’Agence France Presse, che ritrae un ragazzo in fuga con il volto coperto da una maschera antigas, avvolto dalle fiamme durante una manifestazione di protesta contro il presidente Nicolás Maduro. Sul muro che si intravede dietro, una pistola che spara la scritta “paz” (pace) è il dettaglio che rende la posa ancora più potente. 

Nel percorso espositivo si susseguono, tra gli altri, lo scatto di Ryan M. Kelly (premio Pulitzer nella categoria Breaking News Photography), che cattura il momento in cui un’auto guidata da un suprematista bianco investe la folla e uccide una donna a Charlottesville in Virginia; ma anche “Rohingya Crisis” di Patrick Brown (Australia), con i corpi senza vita di un gruppo di profughi deceduti durante un naufragio per fuggire dalla Birmania; e quello del volto di Aisha, la 14enne scappata dai miliziani di Boko Haram immortalata da Adam Ferguson (Australia) per The New York Times in Nigeria.

Ancora, c'è lo scatto di Toby Melville (UK), Reuters, che mostra una signora che soccorre una donna ferita dall’auto guidata da Khalid Masood durante l’attentato di Londra; e le immagini di Ivor Prickett (Ireland) per The New York Times, realizzate entrambe a Mosul. La prima con gli abitanti in fila per un pasto caldo durante gli scontri per liberare la città dall’Isis. La seconda, con un bambino salvato dalla zona occupata dai miliziani, in braccio a un soldato iracheno. 

Per l’edizione 2018 sono state ricevute 73.044 immagini da 4.548 fotografi di 125 Paesi. Un totale di 42 professionisti da 22 nazioni sono stati i favoriti dei 17 giurati riuniti ad Amsterdam, che hanno suddiviso i lavori in otto categorie (307 immagini nominate), compresa la nuova sull’Ambiente, che vede esposto, tra i progetti, “Wasteland” di Kadir van Lohuizen, dedicato alla grande produzione di rifiuti che sta invadendo il Pianeta, ma anche la foto di Neil Aldridge di un giovane rinoceronte bianco salvato dai bracconieri, steso a terra bendato, prima di essere liberato e rilasciato nel Delta dell'Okavango, in Botswana.
 
Tra natura, ambiente, storie di vita contemporanea che parlano di sofferenza e disperazione, ma anche di belle trasformazioni del mondo, l’esposizione “World Press Photo 2018” è un’occasione da non perdere: in un’epoca in cui le foto drammatiche sono consumate a una velocità vertiginosa, al Palaexpo si dà la possibilità a chi appartiene al “mondo protetto”, di posare lo sguardo sul dolore degli altri, e prendere coscienza di ciò che accade in luoghi più o meno lontani, che si tratti di conflitti, fughe dalla povertà, persecuzioni, atti di violenza, terrore o carestie.

Nominate e premiate pochi giorni fa ad Amsterdam, le immagini in mostra parlano anche di libertà. Di chi racconta i fatti senza sottostare ad alcun sistema, innanzitutto. E di chi li osserva, senza condizionamenti, riuscendo a formarsi un giudizio critico. «Sono foto-notizie di grande qualità e di una certa sensibilità, perché riescono a far immedesimare il visitatore nella storia che ha davanti, ma anche a dare dignità a situazioni umane degradate», spiega Francesco Zizola, Direttore artistico di “10b Photography”, organizzatore della tappa romana al Palaexpo, aperta oggi in anteprima, e premiato come fotogiornalista dieci volte in sette edizioni passate del concorso.
 
“World Press Photo 2018”, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, è ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam, istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo nata nel 1955 senza fini di lucro. Il suo direttore generale Lars Boering non dimentica di sottolineare, durante la presentazione romana, il valore di questo concorso, che «rispetta un codice etico – spiega – verificando e controllando le foto che riceve. Per questo la gente si fida delle immagini che premiamo e delle storie che raccontano».

Il contest gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzato da Canon. La mostra è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography e ha come media partner il settimanale italiano Internazionale. Informazioni: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 (Roma). Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00. Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30. L’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura. Per prenotazioni: 
tel. 06 39967500 - www.palazzoesposizioni.it. Costi: biglietto intero 12 euro e 50; ridotto 10 euro. Siti web: www.palazzoesposizioni.it; www.worldpressphotoroma.it;  www.worldpressphoto.org.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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