Pescara, lo accoltella a morte dopo lite condominiale poi confessa

Pescara, lo accoltella a morte dopo lite condominiale poi confessa
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Giovedì 26 Aprile 2018, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 18:49
Lite condominiale finisce in tragedia a Pescara. Un uomo di 60 anni, padre di quattro figli e originario del Foggiano, Salvatore Russo, è morto accoltellato, mercoledì mattina, intorno alle 10, dopo un diverbio per questioni condominiali. L'aggressore, Roberto Mucciante, 51 anni, originario dell'Aquila, in passato in cura per problemi psichici, secondo quanto riferito dagli investigatori giunti sul posto, ha ammesso, con una telefonata alle forze dell'ordine, di essere lui il colpevole.

«L'omicida si è costituito - ha riferito ai cronisti il comandante provinciale dei Carabinieri di Pescara, colonnello Marco Riscaldati - e ha ammesso con una telefonata di essere l'autore del delitto». A intervenire sul luogo dell'omicidio anche gli uomini della Squadra Volanti della Questura. L'aggressore è stato arrestato dai militari dell'Arma. A coordinare le indagini il pm Valentina D'Agostino.

Secondo una prima ricostruzione, dopo aver incontrato Russo nei locali garage, Mucciante ha intrapreso una colluttazione con la vittima per poi poi sferrargli numerosi fendenti con un coltello da cucina, alla regione toracica e dorsale. L'arma è stata sequestrata. Il corpo della vittima è stato rinvenuto nel garage.

Dopo aver accoltellato il sessantenne, Mucciante è risalito a casa, secondo la ricostruzione iniziale, dove vive con la madre, con la mano insanguinata e sotto shock. Poi il trasferimento in ospedale dove è stato accompagnato in pronto soccorso perché leggermente ferito. Il fatto è avvenuto in una palazzina fra via del Circuito e via Pian delle Mele, nella zona collinare di Pescara, e a poche centinaia di metri dall'ospedale civile.

Russo, dopo essere stato colpito e accoltellato, è stato soccorso inutilmente dai sanitari del 118 perché già morto. In base all'ispezione cadaverica eseguita dal medico legale, Cristian D'Ovidio, oltre una decina i fendenti che hanno colpito Russo. Sarà l'autopsia, che potrebbe essere eseguita fra domani e venerdì, dopo il conferimento da parte del magistrato, a chiarire l'esatto numero delle coltellate, la dinamica dei fatti, e quali siano stati i colpi che hanno poi provocato il decesso di Salvatore Russo.

Come ha riferito uno dei vicini di casa dei due, le liti sarebbero andate avanti da tempo. Chi conosceva Salvatore Russo ne parla come «una persona squisita. Non era mai capitato di vederlo arrabbiato. Era un grande lavoratore. Portava avanti il suo lavoro per la famiglia. Una famiglia semplice». 

 
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