Specializzata
nella vendita di abbigliamento sportivo, in particolare della squadra che all’epoca militava in serie B, la “Latina brand” compare nella fase iniziale dell’indagine “Arpalo” di Polizia e Guardia di Finanza. Non c’entra con l’inchiesta ma spiega quale fosse il metodo di Pasquale Maietta nel gestire anche l’affare calcio. Tutto in famiglia. La sede, neanche a dirlo, in via dei Volsini, il suo studio di commercialista. Mentre lui oltre l’attività professionale era anche presidente del club e deputato di Fratelli d’Italia.
Per non farsi mancare nulla, la “Latina brand” ha gestito anche il bar interno dello stadio. Per quanto concerne l’indagine chiesti i domiciliari per Paola Cavicchi e Salvatore Di Raimo.
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