Aggressione omofoba a Roma, oggi manifestazione a piazza Trilussa

Aggressione omofoba a Roma, oggi manifestazione a piazza Trilussa
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Lunedì 23 Aprile 2018, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 13:14
«Teniamoci per mano contro l'omofobia». E' lo slogan della manifestazione convocata per martedì alle 18.30 in piazza Trilussa a Roma dopo l'aggressione a una coppia di ragazzi avvenuta nella notte tra venerdì e sabato a Trastevere. «Non restare a guardare e scendi in piazza con noi, per una Roma piu sicura contro la violenza e a favore dei nostri diritti. Lottiamo per la nostra libertà, dedica solo mezz’ora del tuo tempo», dicono gli organizzatori. Un messaggio su whatsapp lanciato da Imma Battaglia ai suoi contatti e presto divulgato nelle chat private. Un invito ad esser presenti per un flash-mob spontaneo in cui tenersi per mano contro l’omofobia, dopo il vile atto omofobo che ha visto l’aggressione ai danni di Marco e Federico. Questo l’intento dell’attivista Battaglia, che dopo aver chiesto alla Sindaca Virginia Raggi di non dimenticare l’appuntamento con il prossimo Gay Pride, indice l’incontro a Piazza Trilussa da cui, tenendosi per mano, il gruppo di gente arriverà nei pressi del Coffee Pot, dove la coppia è stata aggredita nella notte dello scorso venerdì 20 aprile.  

I due ragazzi, dopo aver passato la serata con alcuni amici, stavano tornando verso l'auto, quando sono stati inseguiti e aggrediti da una decina di persone che già in precedenza li avevano travolti di insulti omofobi. I due sono stati accerchiati, denuncia l'associazione, e colpiti con calci e pugni. «Scappati da questa insensata furia omofoba, i due hanno chiamato il 113 e sono corsi in ospedale, con un referto medico che ha sentenziato escoriazioni varie e un orecchio perforato. Lunedì mattina, passato lo choc, scatterà la denuncia ai carabinieri», si legge sul sito.  «Il M5S, partito della nostra Sindaca Raggi - dice Battaglia - è il più votato in Italia e chiediamo a Virginia di intercedere presso il candidato premier Luigi Di Maio, perché nel loro programma politico venga inserito con urgenza la legge contro l’omofobia, soprattutto dopo gli ultimi fatti accaduti a Roma. Luigi e Virginia teniamoci per mano contro l’omofobia».

«L'aggressione a una coppia gay a Trastevere è un vergognoso atto di omofobia che condanno fermamente. In una società nella quale le diversità devono rappresentare un valore aggiunto e uno stimolo alla conoscenza, siamo ancora spettatori di episodi simili», scrive su twitter il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Un fatto molto grave e non il primo, era successo già la settimana scorsa a Roma, davanti ad una delle stazioni della metropolitana. Il fatto che lo Stato abbia riconosciuto in una legge l'esistenza di coppie di persone dello stesso sesso non giustifica il fatto che le amministrazioni e gli altri enti pubblici stiano fermi». La senatrice Pd Monica Cirinnà, madre della legge sulle Unioni Civili, commenta così all'agenzia AdnKronos l'aggressione alla coppia gay. 
«Bisogna fare un grandissimo lavoro culturale ed educativo contro l'omofobia, cominciando dalle scuole - continua la Cirinnà, ospite al 33esimo Lovers Film Festival Torino LGBTI, dove domani riceverà il premio Milk, assegnato alle personalità che si sono distinte nella lotta per i diritti -. Bisogna dire che tutte le coppie di persone che si amano sono uguali e hanno gli stessi diritti. Quindi darsi un bacio e tenersi per mano, indipendentemente dalla composizione del sesso della coppia, deve essere una libertà che noi garantiamo a tutti». «Vanno educati i nostri giovani su questo, i sindaci possono fare molto, così come le pubbliche amministrazioni. La legge si ferma sulla Gazzetta Ufficiale, bisogna farla camminare - conclude - attraverso eventi culturali».

«Esprimo la mia vicinanza e solidarietà ai due ragazzi aggrediti a Trastevere venerdì scorso. Si tratta dell'ennesima aggressione omofoba nella Capitale. Questi atti violenti sempre più frequenti ai danni di persone LGBTI+ devono interrogare tutti noi, istituzioni e cittadini, su quello che non si sta più insegnando ai nostri giovani: ossia il rispetto per l'altro». Così su Facebook la capogruppo M5s in Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi. «Alla cultura dell'accoglienza delle differenze - aggiunge - si sta sostituendo una sottocultura dell'odio e dell'intolleranza. Vorrei ricordare, a chi ne nega l'esistenza, l'articolo 3 comma 1 della nostra Costituzione. Già nel 2013 il M5s Lazio aveva presentato una proposta di legge contro l'omotransfobia, tuttora presente nel Programma Regionale che ho promosso in qualità di candidata alla presidenza. Riaffermo il mio impegno affinché venga discussa quanto prima una legge a tutela della comunità LGBTI+, contro l'odio e la violenza omotransfobica - conclude Lombardi - una legge di civiltà sulla quale ci dovrebbe essere la più ampia convergenza politica».
 
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