Da Mannarino a Jovanotti, i concerti a Roma dal 23 al 29 aprile

Mannarino
di Fabrizio Zampa
25 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Aprile 2018, 01:47 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 22:31
LUNEDI' 23 APRILE
 
Jazz/Paolo Fresu & Saint Louis Ensemble all’Eliseo

Il trombettista Paolo Fresu, una delle figure più significative del nostro jazz, nove anni fa ha scritto un libro, La Musica Dentro, e quel libro è diventato un progetto musicale che raccoglie le sue composizioni più celebri (arrangiate in chiave orchestrale da Luigi Giannatempo per un ampio organico di 12 elementi) e che il musicista propone in teatro insieme all’Ensemble della Saint Louis Music School diretto da Antonio Solimene. L’evento apre l’edizione 2018 del Festival Special Guest, seconda edizione della rassegna nata dalla collaborazione tra la storica scuola di musica Saint Louis e il Teatro Eliseo. In repertorio pezzi di un ampio arco temporale, da brani storici come Fellini e Opale a composizioni più recenti, frutto delle tante collaborazioni del trombettista: dal jazz a musiche che affondano le proprie radici nel folklore sardo, oltre a composizioni di respiro più marcatamente europeo.
Teatro Eliseo, via Nazionale 183, ore 21

 
 


 
Rock/Jovanotti, fino al 2 maggio al Palalottomatica

Resta in scena per tutta la settimana Jovanotti, che con una struttura curata nel minimi particolari, dalla scenografia ai suoni, e con una band coi fiocchi (il chitarrista Riccardo Onori, i tastieristi Christian Rigano e Franco Santarnecchi, il bassista Saturnino, il batterista Gareth Brown, il percussionista Leo Di Angilla, i fiati del trombettista Jordan McLean, del sassofonista Matthew Bauder e del trombonista Gianluca Petrella), offre un lungo viaggio nella sua vita e nei suoi successi, da classici come Penso Positivo, L’Ombelico Del Mondo, Ciao Mamma, Ragazzo Fortunato, Non m’annoio, Muoviti Muoviti, Una Tribù Che Balla, Tanto Tanto, fino a otto pezzi del nuovo album Oh, Vita!, per un totale di una trentina di canzoni riarrangiate per l’occasione e in alcuni casi offerte solo con voce e chitarra. Il tutto per un’avventura musicale che resterà a lungo nella memoria.
Palalottomatica, piazzale dello Sport, stasera, mercoledì 25, giovedì 26, sabato 28 e domenica 29, martedì 1, mercoledì 2 maggio, ore 21
 
 
Rock/Mannarino, al Parco L’Impero crollerà

«Il tribuno che canta la voglia di libertà»: così è stato definito il cantautore romano Alessandro Mannarino, per tutti Mannarino e basta, che dopo l’album Apriti Cielo Live è tornato con un nuovo disco, L’Impero crollerà, che propone al Parco della Musica in altre due performance, ovvero stasera e mercoledì 25. «Qualunque sia il tuo Impero, ovunque si trovi, qualsiasi nome abbia, ci deve essere da qualche parte un suono che lo farà crollare», dice del nuovo progetto, che anche stavolta ritaglia un nuovo spazio di sperimentazione. L’Impero crollerà nasce da un musicista coraggioso che ormai, adorato dai ragazzi di mezza Italia, torna con un nuovo concept pensato per una dimensione più intima e per offrire uno spettacolo inedito al pubblico che segue la sua evoluzione. La parola impero è presente in varie canzoni: è un simbolo ma anche una metafora di quel luogo immaginario e distopico che fa da sfondo a molte delle sue storie. Che sono belle, ti catturano, hanno un’energia incredibile e sono lo specchio di ciò che molti, moltissimi pensano.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, stasera e mercoledì, ore 21
 
 
Rock/Da Stoccolma gli Shout Out Louds

La band svedese degli Shout Out Louds nasce da un’idea del vocalist e chitarrista Adam Olenius e del bassista e percussionista Ted Malmros, quella di considerare la loro musica come strumento di fuga e di pausa da quel mondo distopico e fragile in cui sono cresciuti e diventati adulti. Fin dall’album di debutto del 2003 Howl Howl Gaff Gaff sono riusciti a uscire dai confini nazionali e farsi conoscere in tutto il mondo. Le loro canzoni sono finite in film e serial internazionali e la band è persino stata protagonista di una performance al David Letterman Show. Fra il 2005 e il 2006 hanno trionfato in festival come il Coachella, l’Eurosonic e il Roskilde Festival, in tour con The Killers e così via.
Il gruppo, che oggi accanto ai due fondatori vede Carl Von Arbin (voce e chitarra), la tastierista e vocalist Bebban Stenborg e il batterista Eric Edman, ha alle spalle cinque album (gli ultimi sono Optica del 2013 e Ease My Mind del 2017) che hanno venduto un mare di copie, facendo raggiungere alla formazione le vette dell’indie pop internazionale con la sua musica, fresca e al tempo stesso malinconica, definita dalla band sunset rock, il rock del tramonto, e considerata da molti «la colonna sonora per un nostalgico mosaico di ricordi».
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Jazz/La tromba di Ambrose Akinmusire

Definito dal New Yorker «elettrizzante giovane trombettista e sottile band leader, con un suono dall’ispirazione unica»”, Ambrose Akinmusire, da Oakland, California, è una delle nuove star del jazz americano. Il suo primo album When The Heart Emerges Glistening, inciso con la storica etichetta Blue Note Records, è per i critici fra i migliori progetti degli ultimi tempi. Viene dalla Berkeley High School, ha debuttato con Joe Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman, è stato allievo di Herbie Hancock. È famoso per la sua continua ricerca di un nuovo linguaggio musicale, che lo porta a sperimentare, analizzare, concettualizzare tutti i generi e gli stili, da Chopin a Bjork. Ma la sua ricerca non è mai fatta a discapito della bellezza. Arriva in quartetto con Sam Harris al pianoforte, Harish Raghavan al contrabbasso e Justin Brown alla batteria, e il suo live è da non mancare per chi vuol essere sempre aggiornato sulle tendenze più recenti del jazz made in Usa, anche se Akinmusire confessa di non fare mai attenzione alle mode e ai formalismi.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Musica/Dall’Argentina l’Aca Seca Trio

La musica argentina non è solo tango, e dal paese sudamericano arriva un progetto elegante e di qualità: è  l’Aca Seca Trio, vero e proprio ciclone della scena musicale argentina che sbarca in Europa. I tre ragazzi (Juan Quintero, chitarra e voce; Andrès Beeuwsaert, piano, tastiere e voce; Mariano Cantero, batteria, percussioni e voce) offrono un cocktail di ritmi e musiche del Sudamerica che vanno dal jazz alla bossanova o alla musica del folklore come la chacarera, e presentano il loro nuovo lavoro Trino, mix di raffinate melodie e armonie jazz in vere e proprie pillole musicali.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rock/Andy’s Corner al Charity

Un viaggio nel rock, nel blues, nel soul e nel folk: è l’appuntamento del lunedì con Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, che con voce, chitarra e armonica propone il suo progetto solista acustico, una sintesi di vari generi e influenze della miglior musica anglo-americana in particolare degli anni ’60 e ’70.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 

Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì c’è Per chi suona la campana, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio Folkstudio. Stasera sono sul palco Lara Molino con Michele Gazich, Andrea Piermattei, Adriano Tarullo e Paolo Tocco. Ingresso libero.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
MARTEDI' 24 APRILE
 
 
Rock/Svezia hard al Largo Venue

Il chitarrista e vocalist Mikael Stanne, il chitarrista Niklas Sundin, il tastierista Martin Brändström, il bassista Anders Iwers e il batterista  Anders Jivarp, ovvero gli svedesi Dark Tranquillity, sono considerati sia in Scandinavia che nel resto del mondo delle leggende, dei veri pionieri di un genere, il famoso e famigerato Gothenburg Sound. La band, che viene da Goteborg, è la numero uno tra le formazioni melodic death metal di scuola svedese, e da oltre 25 anni offre lavori di qualità, reinventandosi continuamente e trovando sempre il modo di distinguersi per originalità e personalità. Chi li conosce bene giura che sono imperdibili, soprattutto dal vivo. E prima di loro, in una serata aperta dai romani Black Therapy (veterani della scena metal con i brani dell’album In The Embrace Of Sorrow, I Smile) e dagli svizzeri Miracle Flair (modern melodic metal, guidati dalla vocalist Nicole Hartmann) ci sono gli Equilibrium, una viking metal band tedesca che mescola varii elementi del folk e del death metal, unendo alle chitarre elettriche strumenti morbidi come i flauti e riprendendo nei riff melodie tradizionali tedesche.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, dalle ore 20

Musica/Il Neema Afro Test allo Spazio 900

Il Neema Roma Afro Fest (sottotitolo più che indicativo: «Ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide») è un viaggio nella nuova scena africana, protagonisti i suoni e i colori del continente nel quale è nata la musica, dal blues al rock e al jazz. La parola nigeriana neema significa prosperità, e Neema è una piattaforma socioculturale che porta nel mondo un mix di elementi etnici, religiosi e artistici, cioè quella cultura afro la cui musica è il collante ideale per abbattere tutte le barriere.
Quattro i protagonisti della non stop di otto ore, che offrirà una vera esplorazione delle nuove tendenze e sonorità della scena afro attuale. La prima è la cantautrice nigeriana Yemi Alade: di due tribù, Yoruba e Ibo, è la nuova paladina del riscatto femminile, con il rhythm & blues del brano Johnny ha un record di 90 milioni di visualizzazioni su YouTube. Poi c’è Fally Ipupa, 40 anni, da Kinshasa, vocalist congolese figlio del re del soukous Koffi Olomidé, famoso anche in America con la sua musica urbana. Il terzo è Nelson Freitas, che ha dato alla musica capoverdiana una nuova svolta: è il rappresentante numero uno del movimento Kizomba, con la sua musica nata nelle isole e sviluppata in Portogallo. Il quarto è Tiago Barros, in arte Djeff Afrozila, star della nightlife portoghese e angolana. Vi aspetta un percorso nel meglio della cultura afro, fra le mille anime e le mille lingue del continente: vi offrirà parecchie sorprese, perché non è roba che si ascolta tutti i giorni.
Spazio 900, piazza Guglielmo Marconi 26b, dalle ore 21.
 
 
Musica/L’Anonima Armonisti live al Parco

Sono in sette (Alien Dee, Daniele D’Alberti, Gabriele D’Angelo, Sergio Lo Gatto, Jacopo Romei, Fernando Tofani e Dodo Versino), la loro formazione acappella Anonima Armonisti è sulla scena da parecchio e le loro voci, senza strumenti e con arrangiamenti d’autore, ricostruiscono alla perfezione brani originali e grandi hit della musica internazionale. Tra rock, pop, soul, country, folk, jazz e  elettronica esplorano tanti generi, hanno alle spalle tre album e centinaia di concerti, e tornano per festeggiare i loro 15 anni di attività e la loro reunion, dopo due anni di assenza dalle scene, con una serata unica: un viaggio emozionante e divertente con sette voci, mille suggestioni e nessuno strumento.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna. Ore 21
 
 
Jazz/Il Jazz It Up Quartet all’Elegance

Per la rassegna Jazz and The City, a cura di Piji, live del Jazz It Up Quartet, nato nel 2013 con l’arrivo del pianista Simone Colasante in un preesistente trio formato da Shanti Colucci (batteria), Marco Bruno (basso elettrico) e Vincenzo Totta (chitarra). In scaletta inediti,  standard e classici riarrangiati e riproposti in chiave moderna e elettrica, con un sound che accosta la tradizione ai ritmi e alle armonie del jazz moderno in un alternarsi di swing elettrico, tempi dispari e ritmi drum’n’bass e funk.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Hip hop/Dal Canada i Random Recipe

Arrriva da Montreal, Canada, la band dei Random Recipe, che a tre anni dal suo esordio ormai è una formazione pluripremiata. In tour per presentare il nuovo album Distractions, il quartetto che mescola hip hop e elettronic, formato da Frannie Holder (vocalist e chitarrista), Fab (rapper, beatbox, steeldrum), Vincent Legault (chitarra e tastiere) e Liu-Kong Ha (percussioni e tastiere), punta sulle due voci che si muovono velocissime su beat in stile anni '90 costruiti con synth, Omnichord e altri strumenti analogici. E’ un mix in cui i quattro canadesi riescono a fondere generi differenti con arrangiamenti che sono complessi ma vanno dritti con grande energia.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
MERCOLEDI' 25 APRILE
 
 
Cantautrici/Carla Dal Forno live al Monk

Carla Dal Forno
, che nonostante il nome dovuto alle sue origini venete è australiana di Melbourne e ora fa base a Berlino e anche a Londra, è autrice di uno dei migliori album di questi recenti anni, You Know What It’s Like del 2016, e arriva in Italia per presentare il suo ultimo EP The Garden. E’ un disco dark wave, fra elettronica, pop, folk, slow core, atmosfere dreamy e lo-fi. Lei è molto giovane ma il suo stile minimale e ipnotico l’ha trasformata rapidamente in una delle artiste più riconoscibili e originali del panorama attuale. E il suo concerto comincia al tramonto, verso le 20.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 20
 
 
Musica/Broadway e Hollywood di scena al Parco

Uno show dedicato ai grandi successi dell’epoca d’oro di Broadway e di Hollywood, con la Broadway Stage Orchestra and Singers, formazione di due dozzine fra musicisti, cantanti e tecnici nata per far rivivere melodie che sono ancora nella memoria di tutti. Lo spettacolo, accompagnato da proiezioni a tema, è diretto dal maestro Massimo Pirone. Ospiti della serata Eddy Ceccarelli e Betty Granio, due ballerini che hanno il merito di aver portato per primi lo swing in Italia e per questo considerati come un’istituzione del genere.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
GIOVEDI' 26 APRILE
 
 
Rock/All’Evol garage dall’Australia con gli Stems

Nuovo appuntamento della rassegna I've Walked with a Zombie con la cult band garage australiana degli Stems, che festeggia in un lungo tour europeo i trent’anni dall’uscita del suo primo album At the First Sight Violets are Blue. La band, che viene da Perth e si è messa insieme nel lontano 1983, lo suonerà interamente insieme a una serie dei suoi hit. Sul palco tre membri della formazione originale, ovvero il vocalist e chitarrista Dom Mariani, il bassista e vocalist Julian Matthews e il batterista David Shaw, più i chitarristi e vocalist Ashley Naylor e Davey Lane. La formazione, che è stata un’importante protagonista del rinnovamento del rock in Australia, si era già sciolta un paio di volte, l’ultima nel 2009, ma è tornata sulla scena nel 2013. Apre la serata la rockband romana dei Plutonium Baby.
Evol Club, via dei Lucani 22, ore 22
 
 
Jazz/Greg Burk, The Detroit Songbook

Il pianista americano Greg Burk, che ha vissuto, suonato, studiato e insegnato in tutto il mond, da Detroit a Boston e ora a Roma, in trio con Matteo Bortone al contrabbasso e John Arnold alla batteria propone The Detroit Songbook, progetto di rilettura delle composizioni nate nel dinamico clima musicale di Detroit con il suo mix di generi, luoghi e generazioni di musicisti, come Larry Smith, Bobby Battle, Donald Walden, George Goldsmith, la Big Band di Graystone, Francisco Mora, Steve Wood, Roy Brooks e Jaribu Shahid o i più giovani come Gerald Cleaver, Mark Hynes, Vince Chandler, Mike Graye, James Carter, Cassius Richmond, Rodney Whittaker e Dwight Adams. Bella iniziativa.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Rock/I Ros live al Quirinetta

Lei si chiama Camilla Giannelli, canta e suona la chitarra e ha 22 anni, lui, Kevin Rossetti, bassista, ne ha 21, si conoscono da tanto tempo e pur appartenendo a band differenti hanno spesso suonato insieme. Nel 2016 decidono di formare un gruppo al quale si aggiunge il batterista Lorenzo Peruzzi, 23 anni: ecco  i Ros, che vengono da Montepulciano in provincia di Siena e affrontano una musica intensa anche grazie alle qualità di Camilla, vera front-woman della band. Usciti semifinalisti da X Factor 11 (fra i giudici c’era Manuel Agnelli, che da allora li segue), hanno un EP, Rumore, stanno lavorando alla realizzazione del loro primo album ufficiale e stasera offrono dal vivo il loro mix di rock e punk.
Teatro Quirinetta, via Marco Minghetti 5, ore 21
 
 
Reggae/Mellow Mood, vibrazioni da Pordenone

I vocalist e chitarristi  Jacopo e Lorenzo Garzia, il tastierista Filippo Buresta, il bassista Giulio Frausin e il batterista Antonio Cicci sono i Mellow Mood, reggae band che viene da Pordenone e presenta i brani del nuovo album che s’intitola Large ed è uscito da una decina di giorni. La formazione, protagonista del reggae made in Italy, offre nel suo quinto disco, prodotto dal celebre dubmaster Paolo Baldini, dodici brani dalle sonorità più roots rispetto ai precedenti lavori e caratterizzate da ritmi molto jamaicani e da una forte impronta live & direct. I Mellow Mood sono in partenza per un tour che toccherà Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna per proseguire in America Latina, Stati Uniti e tornare nei principali paesi europei durante la prossima estate. Dal vivo sono molto coinvolgenti e con loro è impossibile non mettersi a ballare.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Cantautrici/Alice Phoebe Lou

Sudafricana di Kommetjie, a due passi da Cape Town, annata 1993, scappata prima a Parigi e poi a Berlino, Alice Phoebe Lou, vocalist e chitarrista, toni da soprano, era una homeless, una vagabonda e una musicista di strada che sopravviveva con il suo morbido blues finché ha inciso due album, Live at Grüner Salon del 2014 e Orbit del 2016, che l’hanno portata al successo e quindi a fare una serie di tour in Europa e negli Usa. L’anno scorso era venuta a Roma da solista e stasera torna, al completo della sua nuova band, per suonare i brani dell’ultimo EP, Sola, e le ultime canzoni. Apre la serata il pop-soul di IRuna, una delle giovani artiste romane più interessanti.
Lanificio 159, via di Pietralata 159, ore 21.30
 
 
Rock/Fassi & Tankio suonano Frank Zappa

La Tankio Band, storica formazione guidata dal pianista, compositore e arrangiatore Riccardo Fassi, schiera due trombe (Claudio Corvini e Giancarlo Ciminelli), due tromboni (Roberto Pecorelli e Massimo Pirone), due sassofoni (Sandro Satta e Torquato Sdrucia), Pierpaolo Bisogno al vibrafono, Steve Cantarano al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteriaa, nonché come special guest, stasera, il clarinettista Gabriele Mirabassi, e ripropone il suo viaggio nella musica di Frank Zappa. La visione aperta e senza confini di Zappa e il suo esplorare stili diversi (rock, musica sperimentale, jazz, teatro...) sono ancora oggi molto avanti, la sua musica merita di essere suonata e arrangiata per grande orchestra e offre sempre nuovi spunti. Questo progetto è un ulteriore passo verso una sempre più profonda simbiosi tra la Tankio Band e la musica del Maestro.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
  
Musica/Il gioco concorde all’Arciliuto

Due eccellenti chitarristi, Massimo Alviti e Michele Ascolese, con l’aiuto del sassofonista Alessandro Papotto, propongono Il gioco concorde. E’ la colonna sonora di una giornata fra amici: «un caffè, una passeggiata al sole, poi a casa, con gli strumenti, inizia il gioco suonando la musica che amiamo. E' la nostra amicizia, la nostra vita, il nostro gioco», spiega il M.A.M.A. Duo.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Blues/Janis is Alive al Big Mama

Gianna Chillà, la vocalist della band Janis is Alive, ha amato e studiato da sempre il personaggio di Janis Joplin, le sue doti, la sua fragilità e le contraddizioni della leggendaria cantante scomparsa nel lontano 1970, poche settimane dopo la morte di Jimi Hendrix. Le sue interpretazioni tengono conto di tutti gli aspetti della musica di JJ, dagli arrangiamenti alla grinta, dalla passione allo straordinario rapporto che aveva col pubblico e alla comunicazione diretta e ironica che era una delle sue carte vincenti. Accanto a Gianna suonano Luciano Zanoni (tastiere), Bruno Marinucci (chitarra), Pierpaolo Ranieri (basso) e Pino Liberti (batteria).
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
VENERDI' 27 APRILE
 
 
Jazz/Al Charity il sax di Tony Formichella

Si chiama Base One la band del sassofonista Tony Formichella, musicista che già negli anni settanta era uno dei più agguerriti rappresentanti dell’avanguardia: allievo di Sonny Rollins (così dice la leggenda), ha prestato il suo sax tenore alle idee di numerosi artisti, ha quasi mezzo secolo di carriera alle spalle, ha suonato il mezzo mondo, ha guidato big band e recentemente ha raccolto in un album, intitolato con il suo nome, il meglio dei brani scritti negli anni. In quartetto con il chitarrista Gianluca Figliola, Giuseppe Romagnoli al contrabbasso e Armando Sciommeri alla batteria, presenta dal vivo il succo della sua collezione di brani composti e suonati in diversi momenti di una lunga vita e messi in un cassetto in attesa di questa sorta di nuovo debutto.
Tony è uno che suona per davvero, che trasmette la sua energia ai compagni di scena, che improvvisa in modo straordinario con un’inventiva che il passare del tempo non ha certo attenuato, che ha suonato dappertutto, dall’Europa agli Stati Uniti e al Sudamerica. Insomma, è uno di quei musicisti che si ascoltano ogni volta ricevendo qualche sorpresa in più, sia che affronti con il suo gusto per la melodia un semplice blues, sia che si tratti di composizioni più complesse e sofisticate. E' stato un session man richiestissimo: è suo l'assolo contenuto nel brano Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, ha suonato con tante star, da Antonello Venditti a Little Tony,  e persino nella colonna sonora del film di Carlo Verdone Maledetto il giorno che ti ho incontrato, dividendo con tutti e in mille occasioni il suo amore per il jazz, il blues, il soul, il funky. Il suo penultimo album, Not Too Long Ago, risale al 2008, ma stasera lo trovate live, e l’appuntamento per rinfrescarsi la memoria è da non perdere.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Musica/Al Monk con Wrongonyou, Thiele e Christaux 

Tre nuovi progetti italiani che parlano inglese, stasera, in un live set di grande spessore del quale sono protagonisti Wrongonyou, Joan Thiele e Christaux. Wrongonyou, cioè Marco Zitelli, annata 1990, romano di Grottaferrata, si è esibito in mezzo mondo, Usa compresi, ha frequentati tanti festival, ha inciso i suoi primi brani all’Università di Oxford, ama il folk, è reduce da una lunga gavetta e offre il suo album d’esordio Rebirth, rinascita, il segno di una nuova vita dopo un periodo scuro: sono tredici brani intensi, soprattutto le ballad, e il nocciolo probabilmente è nel pezzo che dà il titolo al disco: «If you leave your past, will be like a rebirth», se abbandoni il passato è come rinascere. Joan Thiele, 26 anni, origini italiane, svizzere e colombiane, cresciuta tra Cartagena e Italia, canta in inglese, dalla passione per Crosby, Stills, Nash & Young è passata a suggestioni elettroniche contemporanee  e presenta due singoli, Armenia e Polite, che anticipano il nuovo album in fabbricazione. Quanto a Christaux, è il nuovo progetto del milanese Clod, una delle due anime degli Iori’s Eyes, che torna con un'operazione nella quale si è liberato del minimalismo per andare verso un pop drammatico, con un album, Ectasy, che descrive la liberazione da una vita apparentemente vissuta nel presente, ma ancora fortemente ancorata al passato.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Jazz/Orango Tango, auguri a Lelio Luttazzi

Un tuffo nella canzone d’autore con uno show ricco di ironia, musica e parole che apre le porte al jazz e rende omaggio alla figura del grande Lelio Luttazzi:  ecco Auguri Papà Lelio, il concerto scritto e ideato dalla figlia Donatella Luttazzi con il quale il quartetto Orango Tango offrirà brani originali, canzoni scritte da celebri autori della musica italiana e alcuni grandi successi firmati da Lelio. E’ uno spettacolo fra teatro e canzone, fatto di ottima musica e di una buona dose di ironia, il modo migliore, senza dubbio, per ricordare una personalità del mondo dello spettacolo che ha lasciato un grande retaggio alla cultura e alla televisione italiana. Coadiuvata da Francesco Di Giovanni alla chitarra solista, da Guido Giacomini al contrabbasso e da Alberto Botta alla batteria, Donatella canta usando la sua verve comica di improvvisatrice ma senza tralasciare il jazz, il genere che più le corrisponde. Reduce dal successo ottenuto al Teatro Arciliuto, il progetto è stato presentato in vari club romani, in televisione e in radio.
Teatro Testaccio, via Romolo Gessi 8, ore 21
 
 
Jazz/De Gregorio Gospel Trio

Il Gospel Jazz Trio del vocalist e pianista Giuseppe De Gregorio propone un viaggio musicale che ricongiunge Stati Uniti, Europa, Sudamerica e Africa attraverso composizioni originali che si muovono fra jazz, gospel, black music, bossa e altri stili per diffondere un messaggio spirituale di speranza e di integrazione multiculturale. Con De Gregorio suonano Francesco Puglisi  al contrabbasso e Andy Bartolucci alla batteria, e con loro  c'è la vocalist Frances Alina Ascione.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Folk/Voltarelli e Profazio live al Parco


Peppe Voltarelli è uno dei migliori crooner della nostra musica, bluesman  appassionato e tellurico della Sibaritide, Otello Profazio è una leggenda del folk italiano, straordinario interprete delle tante anime del Meridione, e i due sono in concerto a Roma per la prima volta fianco a fianco. E insieme, in musica, ci accompagneranno tra le viuzze di un sud adombrato dalle persistenti nubi del malessere e della precarietà.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rock/Al Crossroads Terrana & Iacobini

Il progetto Tip's Included nasce dall'incontro del chitarrista Marco Iacobini con il batterista Mike Terrana, che hanno formato un quartetto con il tastierista Stefano Sastro e il bassista Dino Fiorenza. La band esplora un vasto repertorio che va dalla fusion al rock. Iacobini ha collaborato con Dave Weckl, Tony Levin, Stu Hamm, Billy Sheehan, Philippe Saisse, Tyra Juliette, Bill Bergman, Giorgia e molti altri, Terrana ha suonato con Yngwie Malmsteen, Steve Lukather, Tony Macalpine, Nightwish, Fiorenza è considerato da Billy Sheehan e Jeff Berlin come uno dei bassisti più influenti della nuova scena, e Sastro è uno storico collaboratore di Alex Britti, già con gli Area 2, Tullio de Piscopo, Gianni Morandi, Antonello Venditti. I quattro offrono anche l'ultima fatica discografica firmata da Iacobini, dal titolo The sky there'll always be.
Crossroads Live Club, via Braccianense 771, ore 22
 
  
Soul/Bianca Blues live al Big Mama

I brani di artisti come Curtis Mayfield, Ray Charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green, Marvin Gaye, James Brown e compagni, trasmessi in radio per decenni, hanno fatto ballare intere generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans, e la band Bianca Blues & i Sette Soul rilegge quel ricco repertorio, tra soul, funk e rhythm & blues. Sono il vocalist Fulvio Tomaino, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Massimo Nanni e il batterista Claudio Colazza, con una ricca sezione di fiati: Sergio Vitale alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e i tre sassofoni di Carlo Micheli, Paolo Tomassini e Bruno Coltre.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Jazz/Swing con la band di Emanuele Urso

L’appuntamento classico del venerdì è con lo swing del clarinettista e batterista Emanuele Urso, che insieme al suo The King of Swing Septet offre un live intitolato Night Smoke Session, con Giuseppe De Simoni (tromba), Patrizio Destriere (sax), Fabrizio Guarino (chitarra), Adriano Urso (pianoforte), Giuseppe Civiletti (contrabbasso) e Francesco Bonofiglio (batteria).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
SABATO 28 APRILE
 
 
Cantautori/In tanti al Parco per Amatrice

Un grande concerto di beneficienza per la città di Amatrice, una serata in compagnia della musica d’autore con 14 autori (Luca Carrocci, Alice Clarini, Ilaria D’Amore, Fabrizio Emigli, Piergiorgio Faraglia, Giuseppe Fulcheri, Davide Mottola, Alessandro Pitoni, Simone Presciutti, Erminio Sinni, Federico Sirianni, Davide Trebbi, Carlo Valente e Martina Vinci) e con la partecipazione straordinaria del pianista Geoff Westley e del chitarrista Phil Palmer (suoneranno Un Nastro Rosa di Lucio Battisti, di cui Geoff è l’ideatore musicale, in una versione inedita) e dell’attore Alessandro Haber che canterà un brano, mentre tutti, in finale, si uniranno in un pezzo scritto appositamente per l’evento. I ricavati della serata e del disco appositamente prodotto saranno devoluti in beneficenza per finanziare un progetto che sarà deciso direttamente dai cittadini di Amatrice. E’ un’iniziativa giusta, e gli organizzatori precisano che è senza intermediazioni e senza costi di gestione, che dagli introiti non verranno detratte neanche le spese di realizzazione e che tutti gli artisti che hanno partecipato l’hanno fatto gratuitamente.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Rock/Il Grido live con il nuovo album

Il Grido è una band romana di alternative rock nata da un'idea del vocalist Giuseppe Di Bianca e del chitarrista Andrea Jannicola, e a loro si sono aggiunti Davide Costantini al basso e Lorenzo Spurio Pompili alla batteria. Fanno una musica che considerano perfetta «per chi ama le chitarre in Do e i testi incazzati», si muovono fra stoner e grunge con un pizzico di elettronica e stasera presentano dal vivo l’album che ha per titolo il nome della band e che loro descrivono cosi: “Le sonorità e le atmosfere sono tante, tutte diverse e a loro modo uniche. È un lavoro in cui il cervello filtra spontaneamente i bisogni viscerali che partono dallo stomaco: cose autentiche e genuine quanto particolari e studiate, suoni ruvidi e graffianti, limati però minuziosamente in ogni spigolo”.  Promettono fuoco e fiamme, e al concerto seguono due dj set.
Black Out, via Anagnina 3, ore 23
 
 
Rock/Soul Explosion con Greg & C.

Grandi classici del rock in una serata dedicata a Enrico Ciacci, storico e bravissimo chitarrista scomparso il mese scorso: era il fratello di Little Tony, con lui aveva suonato per decenni e il tributo è dei Rock & Soul Explosion, band guidata dal vocalist e chitarrista Greg, con Mario Donatone (voce e pianoforte), Danilo Biagioni (basso) e Roberto Ferrante (batteria). In scaletta brani di diversi generi che ancora oggi continuano a fare tendenza e a raccogliere gli appassionati, dalle note di Ray Charles alle melodie di Johnny Cash, passando per leggende come Elvis Presley e Chuck Berry.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21
 
 
Jazz/Laura Taglialatela, un bagliore live


The Glow è l’album di debutto della cantante e compositrice napoletana Laura Taglialatela, appena uscito. Il titolo, in italiano il bagliore, per lei è «l’ispirazione, l’entità divina di cui l’artista si ciba ed è alla costante ricerca», e i brani del disco, che la vocalist presenta dal vivo, sono la rappresentazione del processo di auto-riconoscimento, auto-accettazione e auto-definizione dell’artista, momenti del suo percorso emozionale nel controverso rapporto con la sua arte: amore, devozione, paura, rassegnazione, realizzazione, entusiasmo, e ancora disperazione e gioia. Con lei suonano Domenico Sanna al pianoforte e al rhodes, Matteo Bortone al contrabbasso, Francesco Ciniglio alla batteria, Dayna Stephens al sax tenore e Logan Richardson al sax alto.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 20
 
 
Jazz/Viaggio fra stili con Marco Albani

Il nuovo progetto del chitarrista Marco Albani è un percorso che va dalla musica latina a quella mediterranea e africana, viaggiando sulla linea di confine tra jazz acustico e world music. Con Menotti Minervini al basso elettrico, Antonio Magli al pianoforte, Andrea Polinelli al sax soprano e al flauto traverso e Umberto Vitiello alle percussioni e voce, Albani offre un viaggio musicale coinvolgente, un percorso di sperimentazione tra ritmi e melodie del mondo, un work-in-progress che passa da atmosfere ricercate a momenti di grande impatto percussivo e vocale.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Cantautori/Gio Evan, Non contro me

«Gio Evan all’anagrafe Giovanni Giancaspro, nasce il 21 aprile 1988 in Italia. Artista poliedrico: scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada e capitano pirata della ciurma Granché.
Ma lui non lo sa e vola lo stesso»: così si autodescrive sul suo sito Gio Evan, che stasera è in scena con lo spettacolo Non contro me e il cui senso lo spiega lui stesso. «E’ l'accettazione di accogliere ogni sfaccettatura di se stessi, è l'inizio di un percorso che si presta ad essere tutto con la vita. E' lo yin che accoglie lo yang, e il mare che non litiga il blu con il cielo, e la profondità e la tenerezza della poesia che si allea con la danza e la giocosità della musica», spiega del progetto, che viene definito uno Spettaconcerto. Evan chiarisce che il suo «non è un concerto nonostante la musica indie pop padroneggi lo scenario, non è un reading di poesie nonostante le numerose letture che interpreterà, non è uno spettacolo comico nonostante le sue ormai amatissime gag e i suoi aneddoti surreali sempre presenti»,  e conclude che «Non contro me sa soltanto cosa non è, eppure è tutto questo: musica, canzoni, poesie e scenette comiche danno vita al primo spettacolo bipolare della storia italiana». Siete curiosi?
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Blues/Delta acustico con CAB

La band romana dei CAB (Central Avenue Breakdown, sulla breccia dal 1995, ai tempi dello storico Folkstudio di via Garibaldi) offre una blues night dedicata ai capolavori nati nel vecchio Delta del Mississippi, spesso vecchi di anni ma sempre giovanissimi nello spirito e nell’energia. Fabrizio Frosi (voce, armonica, kazoo), Alex Mastrangelo (chitarra, dobro, voce), Vittorio Sonsini (basso) e Sara Mandile (batteria) suonano nello stile con cui la band ha cominciato più di vent’anni fa e che è stato rinnovato e arricchito dalle quattro generazioni di musicisti che si sono susseguite in un gruppo che ha dato concerti in diversi paesi europei e ha partecipato a tanti festival.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Ada Montellanico, omaggio a Abbey Lincoln

La vocalist Abbey Lincoln, scomparsa nel 2010, è stata una figura storica sia del jazz, nel quale ha aperto nuove strade, sia nel suo ruolo di portavoce del movimento Black Power, e Ada Montellanico le rende omaggio con un progetto nel quale mette in risalto le sue composizioni esaltando il carattere africano del suo mondo e la sua profonda trasgressività. Con Ada ci sono Giovanni Falzone (tromba e arrangiamenti), Filippo Vignato (trombone), Matteo Bordone (contrabbasso) e Ermanno Bron (batteria).
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Dance/Adika Pongo al Big Mama

On the road dal 1994 (fu il cantautore Niccolò Fabi a fondarli) gli Adika Pongo tengono viva la tradizione della disco music, proponendo una dance che mescola pop, soul, black music e altri ingredienti. Sono la vocalist Francesca Silvy, il sassofonista e vocalist Costantino Ladisa, il chitarrista Alberto Lombardi, il tastierista Alessio Scialò, il bassista Alessandro Benedetti, il batterista Andrea Merli e il percussionista Pablo Enrique Oliver. Divertenti e pieni di energia.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
DOMENICA 29 APRILE
 
 
Rock/I Caltiki live all’Arciliuto

«Immaginate che il Rocky Horror Picture Show sia ambientato sull’isola di Pasqua con i Beach Boys alla regia e la coppia Battisti & Mogol alla direzione della fotografia, e forse potete farvi un’idea del nostro concerto show»: così i Caltiki, ovvero il cantautore romano Tommaso Di Giulio, il chitarrista Giulio Filippini e il batterista Marco Montesano presentano lo spettacolo che offrono stasera. Già autore di due album, Per fortuna dormo poco e L’ora solare, Di Giulio ha aperto i concerti di Franco Battiato, Max Gazzè, Marta Sui Tubi, Mario Venuti, Irene Grandi, Marlene Kuntz, Alessandro Mannarino e Dente.  
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Chitarra/Micki Piperno live al Parco

Dopo il successo del progetto Guitar Story il chitarrista e compositore romano Micki Piperno, asso del fingerpicking, torna con un progetto musicale che è un viaggio visionario durante il quale si incontrano diverse persone in corpi ed epoche diverse alla ricerca di un sogno di libertà. I personaggi sono tutti esseri umani, profondamente diversi tra loro, alla ricerca di una terra in grado di accogliere e accettare le loro diversità e dove possano vivere in sintonia liberi di essere se stessi. Sul palco con Piperno (chitarra acustica), la voce narrante di Massimiliano Bruno, la viola di Silvia Battisti D’Amario, il contrabbasso di Pino Pecorelli e il flauto di Alessio Mancini.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 18
 
 
 
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