Fiorentina-Lazio 3-4: poker da Champions per Inzaghi

Fiorentina-Lazio 3-4: poker da Champions per Inzaghi
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 00:23

dal nostro inviato
FIRENZE Rabbia, orgoglio e voglia di vincere ad ogni costo. Raccontare Fiorentina-Lazio non è certo un esercizio semplice perché quella del Franchi è una sorta di “Uno, nessuno e centomila” di pirandelliana memoria. Vincono i biancocelesti per 4—3 al termine di una battaglia epica. C’è la nottataccia dell’arbitro Damato che non ne azzecca una e rovina la partita in tutto e per tutto. Due rossi, quello su Murgia molto dubbio. Un rigore generoso per un presunto fallo di Luiz Felipe. Continue decisioni corrette dagli assistenti come nel caso del penalty dato a Immobile ma tolto subito dopo per fuorigioco. Forse l’unica scelta azzeccata. C’è il mercoledì da leoni della Lazio che da viola di rabbia per quello descritto poco sopra esce dal Franchi con un cuore sempre più biancoceleste. 

RABBIA E ORGOGLIO
Eh sì perché per ribaltare la partita serva solo il carattere da grande squadra e la Lazio ha dimostrato di averlo. Un messaggio forte alle altre due pretendenti alla Champions. Immobile e compagni respingono tutto e tutti e tornano sul podio della classifica.  Poi c’è la serata amara della Fiorentina due volte in vantaggio e due volte ripresa. Pioli pesca un Veretout da applausi (tripletta) ma non può nulla contro la sua ex squadra arrivata al Franchi con il dente già avvelenato per quanto successo all’andata. Luis Alberto inventa calcio e segna una doppia, sua la rete decisiva del 4-3. In mezzo prima rete laziale di Caceres e gol di Felipe Anderson. Come detto sulla gara pesano tantissimo le decisioni di Damato. Se in campo miracolosamente la situazione non degenera, lo stesso non si può dire in tribuna dove lo stesso ds laziale Tare viene minacciato. Da applausi il carattere mostrato dai biancocelesti che con un ruggito si rialzano a mandano al tappeto tutti. La Fiorentina interrompe invece la sua striscia positiva: due pareggi e sei vittorie. .

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