Nei confronti dell'imputato, che ha optato per il rito abbreviato, il pm Pantaleo Polifemo ha sollecitato una condanna a 12 anni di reclusione, senza contestare aggravanti e con l'attenuante della seminfermità mentale. Proprio su quest'ultimo aspetto, il giudice vuole effettuare ulteriori accertamenti. La prossima udienza è fissata per il 26 luglio quando, verranno illustrate le conclusioni della perizia. La sentenza, invece, è prevista per il 2 agosto.
Dopo l'arresto, l'imputato ammise di avere colpito Michela al culmine di una lite scaturita dal suo timore di essere lasciato. «Ho visto un messaggio di un suo ex sul cellulare e ho perso la testa - disse agli inquirenti nel corso dell'interrogatorio di convalida - Di recente ho sofferto di depressione e ho provato anche a togliermi la vita».
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