Roma, l'aereo per Lione "scompare", notte da incubo per i passeggeri: «Ignorati dalla compagnia»

Roma, l'aereo per Lione "scompare", notte da incubo per i passeggeri: «Ignorati dalla compagnia»
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Lunedì 16 Aprile 2018, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:43
Più che in ritardo, quell'aereo non è proprio mai arrivato a Fiumicino e quindi ben difficilmente avrebbe potuto portare a Lione una quarantina di passeggeri così condannata a una notte da incubo.

Il volo fantasma è quello di domenica 15 aprile da Roma a Lione della Hop! (A54547) in partenza – sulla carta - alle 17.50 con arrivo alle 19.25. Ma altro che 19.25: i superstiti fra i viaggiatori che avevano tenuto duro sono sbarcati alle 2.50 del giorno dopo: in piena notte insomma, con l'aeroporto Saint-Exupery di fatto presidiato solo da due gendarmi. E da una flotta di taxi che grazie a quelle impreviste corse notturne dallo scalo alla città ha aumentato di non poco gli incassi.

«Quello che ci ha fiaccato ed esasperato di più – racconta Luca Colantoni, giornalista di Euronews, pendolare fra Roma e Lione – è stata la totale mancanza di informazioni da parte della compagnia regionale di Air France. Insomma, ore ed ore ad attendere informazioni salvo poi scoprire che il nostro aereo non era nemmeno partito da Lione. In altre parole avremmo potuto essere avvertiti, e quindi “riprotetti” su altri voli già nel primo pomeriggio».



Colantoni sottolinea poi che quel volo non è mai stato “cancellato” anche se al gate B20 non è mai arrivato. «Ci hanno detto che non è mai partito da Lione per esigenze di compagnia». Quali esigenze? «E chi lo sa? Hop! ha fatto in tempo a comunicare ad Adr intorno alle 18 che avrebbe fatto atterrare quel volo a Fiumicino intorno alla mezzanotte per poi sparire. Nessuno è riuscito più a comunicare con i francesi, neppure all'aeroporto a Lione sapevano nulla. Passeggeri ostaggi di un aeroporto per quasi nove ore, senza sapere il perché”.

Aeroporti di Roma ha comunque fatto il possibile per assistere i passeggeri con buoni pasto “veri”: non un panino, ma una cena al ristorante di Antonello Colonna.

Alle 23.50 la notizia di un ulteriore ora di ritardo. «Tra i passeggeri – continua Colantoni – è serpeggiata anche un po' di paura: dal guasto tecnico fino alla crisi in Siria passando per l'Isis che "ce l'ha con la Francia". Una signora, invalida civile e trapiantata di fegato che avrebbe dovuto essere ricoverata in serata a Lione per ulteriori accertamenti ha cominciato a lamentarsi: il marito ha chiamato i carabinieri che hanno solamente girato la chiamata ai colleghi della Polizia: "Ma la denuncia si può fare anche domani...", gli è stato detto».



A mezzanotte e 30 finalmente è arrivato un aereo, un charter, livrea non Hop! o Air France, ma operato da una compagnia inglese di voli charter. «Un passeggero ha azzardato una domanda sull'aeromobile. Gli è stato risposto: "Datato, ma è un quadrimotore abbastanza sicuro. Sentirsi rispondere: "Abbastanza sicuro" all'una di notte dopo nove ore di attesa, toglie anche quel po' di stanchezza che stava sopraggiungendo».

Da Hop! ancora nessuna notizia. L'aereo è atterrato infine a Lione dopo le 2 di notte: al Saint-Exupery, intanto, non c'era più alcun treno per Lione. E nemmeno un addetto per scusarsi e dare assistenza, magari con una navetta per portare le persone in città o un'ambulanza per portare quella signora direttamente in ospedale.

Solo due poliziotti per il controllo passaporti e una fila di tassisti - loro sì - in felice attesa.
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