​Lazio-Roma: il derby finisce senza gol, i giallorossi fermati da due pali

Lazio-Roma: il derby finisce senza gol, i giallorossi fermati da due pali
di Ugo Trani
3 Minuti di Lettura
Domenica 15 Aprile 2018, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 12:41

Il derby, con il suo 0 a 0, tiene ancora in corsa sia la Lazio che la Roma: entrambe, mantenendo l'attuale posizione, parteciperebbero alla prossima Champions. Ma, nelle prossime 6 partite, dovranno restare dove sono. Cioè al 3° posto, dove si sono piazzate, una accanto all'altra, da 2 giornate. I giallorossi, grazie al successo dell'andata, sono in vantaggio negli scontri diretti. Ma c'è soprattutto da stare attenti all'Inter quinta che insegue con 1 punto di ritardo: i biancocelesti, però, l'aspettano all'Olimpico per il possibile spareggio di fine torneo.

RISULTATO GIUSTO
Nè Inzaghi nè Di Francesco avrebbero meritato di vincere la sfida. Che è stata abbastanza equilibrata. E' vero che la Roma ha colpito il palo con Peres nel primo tempo e la traversa con Dzeko nella ripresa. Ma la Lazio, soprattutto nella seconda parte, è sembrata più spigliata e anche più convinta. Meglio le difese che gli attacchi: Immobile non si è mai visto, Dzeko si è svegliato solo nel recupero. Così, dopo 4 anni (febbraio 2014), il derby non ha regalato gol alle tifoserie che hanno mostrato il bello delle curve con le coreografie di inizio match. Non è mancata la solita espulsione: il doppio giallo Radu è il 33° rosso negli incroci tra le due squadre della Capitale. Dalla stagione 1994-95, nessun'altra partita di serie A ne ha avuti di più.

EFFETTO COPPA
La stanchezza per gli impegni in Europa ha condizionato sia la Lazio che la Roma. Più che l'atteggiamento tattico, ha pesato il calo psicofisico. Comprensibile e da mettere in preventivo. Inzaghi ci ha provato con Anderson, ma poi lo ha tolto riproponendo Luis Alberto. Di Francesco ha osato solo nel finale, con Under ed El Shaarawy dietro a Dzeko, ripetendo quanto fatto nella ripResa contro il Barcellona. Ma il ritmo non è stato lo stesso e nemmeno il pressing, fondamentali per il nuovo sistema di gioco dei giallorossi. Il 3-4-2-1 non risulta sempre efficace. E non lo è neanche il 3-5-1-1 dei biancocelesti: il secondo attacco del torneo è rimasto a digiuno davanti ad Alisson (19° clean sheet stagionali).


LEGGI LA CRONACA
 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA